Stop agli ecomostri


Prosegue la battaglia civile della Rete dei Comitati per la Qualità urbanistica impegnata, in Zona 3, a contrastare la costruzione di una dozzina mini-grattacieli nei cortili di alcuni condomini. È del 24 marzo l'ultimo appello (il terzo in ordine di tempo da inizio anno) al sindaco e alla giunta, inviato questa volta anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti, ai consiglieri regionali. Z3xmi ospita il testo integrale della comunicazione.
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Photo: Ecomostro addomesticato. Preliminary project: Studio Albori - Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva, con/with Alessandro Rogora TME. Client: PARC - Padiglione italiano - La Biennale di Venezia, 2008

Come è noto, anche per le numerose comunicazioni da noi fatte al riguardo, la cittadinanza di Milano, e non solo, è da tempo oltraggiata dalla diffusa costruzione di ecomostri, cioè di edifici di grande dimensione e altezza, che sostituiscono manufatti di modeste proporzioni adibiti in precedenza ad attività artigianali o di servizio e che si collocano all’interno di cortili.

Questi cortili, che avevano la funzione di offrire alle abitazioni prospicienti spazi, luce ed aria, vengono occupati “manu militari” dagli ecomostri che spesso soffocano letteralmente le abitazioni circostanti, producendo un grave danno biologico ed economico a chi vi abita, peggiorando ne in modo spesso drammatico la qualità della vita.

Tutto ciò è stato reso possibile, come più volte da noi segnalato, da una dissennata legislazione regionale sullo Sviluppo del Territorio e poi sul Piano Casa che, come ha decretato la Corte Costituzionale nella sentenza 309 del 21 novembre 2011, ha gravi profili di incostituzionalità e configura una vera e propria sfida allo Stato, oltre che ai cittadini.

La recente approvazione della nuova Legge Regionale 13 marzo 2012 n. 04 sul Piano Casa, da parte di un Consiglio Regionale in cui abbondano gli inquisiti per reati attinenti l’edilizia e in cui sono presenti macroscopici conflitti d’interesse, è la testimonianza di una cocciuta volontà di aggirare non solo le leggi dello Stato, e segnatamente il Testo Unico sull’edilizia che disciplina fra l’altro, in modo non derogabile, la tipologia degli interventi edilizi, ma anche le ripetute sentenze dei TAR ed ora della Corte Costituzionale.

È una situazione allarmante, anche sotto il profilo dei rapporti interistituzionali che, lo diciamo con assoluta chiarezza e determinazione, i cittadini milanesi non sono più disposti a tollerare.

Fermo restando che, come già annunciato nella precedente lettera alle Istituzioni, allegata alla presente, la Rete dei Comitati per la Qualità urbanistica intende agire in sede giudiziaria e politica per fermare il saccheggio della città, reso possibile da una normativa incostituzionale, crediamo che la Giunta e il Consiglio comunale di Milano non possano restare indifferenti nei confronti di quanto da noi denunciato.

Riteniamo che da parte delle Istituzioni comunali, ai vari livelli, debba esserci uno “scatto d’orgoglio” che consenta di mettere i diritti e gli interessi dei cittadini davanti a quelli di chi mira a realizzare cospicui profitti anche a costo di danneggiare in modo violento gli abitanti coinvolti da progetti edilizi impropri e spesso illegali.

L’occasione per farlo è dato dal PGT attualmente in discussione in Consiglio Comunale. Nell’ambito dei poteri che la Legge gli attribuisce (art. 10, comma 3 della Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12), il Consiglio può disciplinare le costruzioni nei cortili, soprattutto in termini di altezza delle stesse, in modo tale da non rendere più possibili le aberrazioni da noi denunciate e da tutelare la qualità della vita degli abitanti.

Abbiamo già, su questo aspetto, formulato una precisa proposta, inoltrata all’Assessore competente, con copia al Sindaco, che alleghiamo alla presente.

Chiediamo nuovamente che la stessa venga accolta, a testimonianza del fatto che l’attuale Amministrazione è impegnata a realizzare un forte cambiamento nell’interesse della comunità milanese.

Rete dei Comitati per la Qualità urbanistica

Per ulteriori approfondimenti rimandiamo ad articoli precedenti pubblicati dal nostro giornale
Una rete contro gli ecomostri  
Ecomostri di cortile, cambiamo il Pgt 
Ecomostri di zona 


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