Autore: Michele Sacerdoti
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I miei timori sull'uso del verde previsto si stanno concretizzando con la proposta dell'assessore regionale al welfare Gallera di costruire un nuovo ospedale nell’area verde prevista nello scalo di San Cristoforo in sostituzione degli ospedali San Paolo e San Carlo, il primo inaugurato alla Barona nel 1978 con 600 letti e il secondo a Baggio nel 1968 con 500 posti letto, raggruppati nella Asst Santi Paolo e Carlo.
Non ho mai letto che queste strutture siano obsolete e se ne richieda la sostituzione o la fusione ma la proposta mi ricorda l’accorpamento dell’istituto Besta e dell’Istituto dei Tumori nel parco dell’arco Falck a Sesto San Giovanni.
Non si possono rinnovare sul posto come sta facendo il Policlinico in via Francesco Sforza ?
Cosa sarà degli attuali edifici se si trasferiscono ? Immagino che la Regione vorrà fare cassa per pagare la nuova costruzione e non diventeranno dei parchi urbani.
Perché ricostruirli in un’area al confine del Parco Sud che sarà sicuramente impattato da nuove strade e parcheggi per il nuovo ospedale ? E siamo sicuri che poi intorno non sia necessario costruire altri edifici ?
Mi ricorda anche il progetto del Cerba su via Ripamonti.
E poi come riequilibrare l’Adp degli Scali Ferroviari ? Il consigliere Monguzzi ha prospettato l’aumento del verde negli altri scali, ma, se non si riducono le volumetrie della stessa quantità, vorrà semplicemente dire aumentare l’altezza degli edifici o addensarli per liberare terreno per il verde.
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