Autore: il pescatore
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E basta con le panzane che cercano di rifilarci, mica siamo scemi! La Statale ha dato origine all'Università di Milano-Bicocca, diventata autonoma. Così oggi, nella stessa città troviamo due atenei pubblici dove, spesso, si studiano le stesse cose e si svolgono le stesse ricerche, facendosi anche concorrenza becera tra loro, alla faccia delle economie di scala e di un razionale sfruttamento delle risorse. Bastava fare un altro polo, mantenendo uniche governance e amministrazione.
Invece hanno prevalso gli interessi di una parte della classe baronale - che ha pensato più a posti, carriera e a soddisfare la propria sete di potere - su quella della della collettività e del territorio. Tanto, alla fine paga sempre Pantalone. Così è facile piangere sulla esiguità delle risorse destinate alla ricerca e formazione, ma pensare prima almeno a non sprecarle, no, questo no.
Così, oggi, la Statale, che può contare su una serie di strutture localizzate in una zona che tutti gli altri Atenei italiani - in primis il Politenico, che non vede l'ora di potersi avventare sugli spazi di Città Studi della Statale - e molti stranieri invidiano vuone andare a ghettizzare gli studenti in un "campus".
Da altre parti i campus li fanno laddove non hanno alternative, non perchè sono più razionali.
Che quelli della Statale pensino a valorizzare quello che hanno, tenendo conto che anche se alle università è riconosciuta una certa autonomia, si tratta sempre di enti pubblici e non possono evitare di controntarsi con la cittadinanza del territorio di riferimento, che li finanzia con le tasse.
Guardate, ad esempio, l'Orto botanico di Città studi, che gioiello http://www.ortobotanicoitalia.it/lombardia/milano/
Che peccato perdere questi tesori!
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