In effetti dall'articolo di ieri del Corriere sembra che l'IIT che occuperà 40.000 mq sia un progetto alternativo a quello dell'università degli studi, non integrativo come sembrava inizialmente.
Oggi c'è stata una levata di scudi sul Corriere del rettore dell'università di Milano Bicocca che sostiene che in Lombardia ci sono molti centri di ricerca sui temi dell'IIT e quindi non c'è alcun bisogno dell'arrivo dell'IIT all'Expo.
Maroni stesso ha parlato al convegno di "esproprio proletario" visto che le aree sono di Areaexpo dove sono presenti Comune di Milano e Regione Lombardia ma non il governo.
Maroni ha dato l'incarico a Vago e Azzone di verificare il valore della proposta di IIT di Genova insieme ad un centro di ricerca di Torino ed uno di Trento.
Domani quindi quando arriverà Renzi a Milano ci saranno scintille !
Ma senza i soldi del governo l'Università non si può spostare.