Autore: Pier Luigi Caffese
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Conclusioni sui Progetti Post Expo a Milano.decarbonizzati,digitalizzati,sostenibili,durevoli con investimenti possibili.
-chiedo 20 miliardi all'EIB-Fondi Juncker per 20 RSC Regionali(800.000 jobs) e 1,5 miliardi per il Post Expo Milano(60.000 jobs).Si parte da Milano per innovare in Italia.
-dall'intervista al Presidente Rocca di Assolombarda al Corsera,appare delineata la strada del trasferimento universitario di 15.000 studenti da Città Studi(650 milioni di costi),una fantomatica città della scienza con progetti di Vago-Rossi basati su collider e FEL (da 2 a 7 miliardi di costi per ricerca di base che da frutti a 20-30 anni che copia strutture europee gia esistenti come Cern e Fel di Amburgo e Svizzero).Mi chiedo.Chi paga?
-nessuno aveva effettuato ricerche serie sulle aspettative dei lombardi,degli italiani e delle aziende straniere che dovrebbero venire al Post Expo.La nostra ricerca virale, cioe' via internet, nel mondo con oltre 1000 risposte di campione ,ci permette di dire che questo progetto trasloco e scienza da collider è bocciato nel mondo e se i politici vanno avanti sulla strada degli appalti di immobili o speculazioni edilizie,si creerà un gap tra politica che pensa ad interessi di bottega e Comunità Resilienti che invece vogliono un paese moderno e decarbonizzato.Il Direttore stesso dell'Insead di Parigi dice che il Post Expo e l'Italia devono mettere in cantiere progetti innovativi,competitivi,decarbonizzati e digitalizzati:se non lo facciamo subito siamo fuori del G-7.
-boccio percio l'Università non digitale del Rettore Vago e dico anche come digitalizzarla perchè fare un trasferimento di studenti,riempie la bocca a politici che ridanno un campus verde,ma non risolve il problema di quello che devi insegnare nel campus verde per essere innovativo e competitivo nel mondo che non sta fermo all'energia fossile
-sulla digital town proposta da Rocca abbiamo idee completamente diverse perchè io vorrei che tutta l'industria-sevizi-pubblico si digitalizzino ,mentre Rocca pensa a decarbonizzazione e digitale come lo zafferano nel risotto.Cioe' chi vuole e chi ha soldi per pagarselo mette zafferano di Navelli (il massimo nel mondo)ma altri metteranno zafferano arabo ed altri non metteranno niente o coloreranno con curcuma gialla che costa poco.Io non voglio digital curcuma.
-la decarbonizzazione in italia vale 4 milioni di posti.Il mio progetto Post Expo vale 60.000 posti e 5 miliardi di ricavi annui e se riesco a pilotare altre 19 Resilience Smart Communities in 19 Regioni occupo 800.000 posti per 34 miliardi di ricavi annui.Cioe' il Post Expo non è una digital town a Milano come vuole Rocca,sarebbe troppo riduttivo.Invece è un progetto che parte da Milano al Dopo Expo ma poi innova l'industria in tutte le sue filiere anche marine,agricoltura,energia ,salute ,pubblico con una cura da cavallo in digitale che non è lo zafferano ma è la base il riso che il mondo mangia.Che il riso venga dall'acqua e che la mia energia poi venga da acqua e mare,significa che abbiamo una vision sostenibile,meglio durevole di 100 anni e piu'.L'Italia non deve aspettare 30 anni per decarbonizzarsi ma lo deve fare subito e la digitalizzazione di massa ieri.Ma non confondiamo digitalizzazione industriale o manifatturiera con il solo internet veloce.Rocca è un ottimo industriale ma la digitalizzazione massiccia non va piu' rinviata,deve essere aperta a tutti.Mi meraviglio che Confindustria non lanci corsi ogni giorno di digitalizzazione applicata a singole filiere senza ricorrere alla stupidaggine di biblioteche digitali vecchie.Mi meraviglio che Vago non capisca che le Università diventino digitali esse stesse senza piattaforme incomprensibili.Impari dal prof francese che facendo un corso di applicazioni concrete algoritmi ha 30.000 studenti.Lo so che il prof di matematica insegna algoritmi ma io per aver detto che le alluvioni a Genova ed al Seveso si prevedono con internet delle cose per i livelli acqua misurati e calcoli con algoritmi, mi sono preso insulti 3 anni fa da Paita a Genova e molti Assessori a Milano,salvo che l'anno scorso questi esperti pubblici non hanno saputo dare le alert alluvioni e le popolazioni ringraziano per i danni prevedibili e che con la tecnologia di oggi,sono risolvibili.
-la digitalizzazione europea è portata avanti benissimo dal Commissario Oettinger e al Nord tutti i paesi la stanno velocizzando.In Italia abbiamo problemi di rete,di piattaforme open e non chiuse di IoE ed infine chi fa entrare il digitale nelle filiere industriali o manifatturiere.Lo fa Confindustria? Non mi sembra, dato che certi settori invocano la non decarbonizzazione che si porta indietro la non digitalizzazione,che si porta indietro il non aggredire tanta semplificazione burocratica.Cominciamo a digitalizzare le Università,poi la cultura e concepire tante filiere in termini digitali.la stessa agricoltura e le filiere mare collegate devono correre in digitale come l'Inps stessa.Pensate che in Francia l'Inps francese digitalizza su nostri suggerimenti l'anzianità moderna cioe' servizi innovativi ad anziani pensionati(vedi punto 10).
-il progetto POLIMI sui navigli milano è validissimo e apportando l'energia phs ,lo possiamo ammortizzare in pochi anni.
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