Autore: Paolo Morandi
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Nei commenti postati su facebook si evince che molti fanno loro le considerazioni di quest'articolo, ma che esiste una reale preoccupazione riguardo alle conseguenze sulla mobilità, cui, appositamente, mi sono astenuto da trattare.
Premesso che non ho particolari strumenti di analisi riguardo a problemi di mobilità legati alla chiusura al traffico di Corso Buenos Aires, ma che esiste un'apposita agenzia municipale, quale l'AMAT che, a quanto ne so, ha già fatto un progetto sull'argomento, volevo ricordare due cose:
- a causa dell'eccessivo traffico, anche causato dalla caratteristica commerciale del viale, c.so Buenos Aires, al 90%, non è più utilizzata quale arteria di ingresso a Milano.
- deve essere utilizzata come lezione quanto accaduto in viale Zara durante la costruzione di M5: due anni di chiusura totale di una delle arterie più importanti di accesso alla città. Sembrava impossibile, però ha comportato il dimezzamento del traffico privato in ingresso da quella parte. Ciò solo a causa del fatto che le persone hanno cambiato le loro abitudini all'uso dell'automobile.
Insomma: mai sopravalutare i problemi di traffico e considerarli come insormontabili!
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