Autore: Associazione MetroxMilano
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Quanto di più lontanto dalla realtà. Tra preliminare ed esecutivo sono state eliminate molte criticità che avrebbero arrecato danni alla popolazione.
Quando la Regione approva il preliminare nel 2007 (10 anni dopo la prima ipotesi della M4) La fermata San Babila non esisteva (era in via Visconti di Modrone), Dateo andava fatta in superficie chiudendo di nuovo la piazza e viale Piceno, in centro gli scavi sarebbero andati avanti per anni chiudendo via Sforza.
Col definitivo vincitore del 2011 Dateo è finita in profondità riducendo il cantiere a meno del 50%, San Babila ora ha un interscambio, via Sforza non verrà chiusa e tutte le stazioni in centro richiederanno un impatto dei cantieri ridotto della metà.
Con l'esecutivo in corso sappiamo già che nel cantiere Solari (l'unico noto per adesso) verranno tagliati meno di 30 alberi e risparmiati i filari di via Dezza, ridotto a meno del 3% l'area di parco toccata (e che verrà, come tutto, ripristinata), sappiamo che è stata ripensata la viabilità e progettati sistemi di contenimento delle polveri innovativi.
Ma l'esempio migliore resta la MM5 2° lotto, che verrà inaugurata come e quando previsto all'inizio, senza un centesimo di extra-costi. Le aree sopra le stazioni sono già in fase di ripristino (alcune avanzate). E sulla prima tratta tutto è tornato alla normalità da quasi due anni, nessuno si ricorda più i cantieri, viale Zara non è collassato e ora c'è una metro che ha già superato le stime iniziali d'uso (55000 pax/giorno).
L'ottimismo e il pessimismo sono pratiche per chi non approfondice un tema, non lo capisce, però non si sottrae dal parlarne.
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