Autore: Michela Rea
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Buongiorno a tutti, sono stupita anche io della scelta della redazione di sfumare l'immagine. Abbiamo dei pubblicitari, e dei committenti, che non si pongono nessun limite nell'uso dei corpi e della (presunta) sessualità femminile e noi ci preoccupiamo di usare le stesse immagini a fini didattici e di critica. Si rischia che poi chi propone appunto una rielaborazione critica di queste forme di mercificazione passi per il solito censore, credo che lo spirito delle nostre riflessioni sia ben diverso e teso a forme più alte, più reali e più diffuse di autodeterminazione, non certo a coprire delle forme
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