Autore: Rosanna Samaya Vargas
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L'articolo "La scuola senza stress di D. Lynch" mi sembra molto interessante. Negli ultimi 20 anni ho introdotto la meditazione in classe. Chiamavo la pratica esercizi di educazione alle emozioni e sentimenti, educazione all'affettività. Avendo lavorato, per mia fortuna , con Presidi che mi davano, come si suole dire, carta bianca,ho potuto far studiare (dall'Iliade ai Promessi Sposi, passando per Dante, Storia Geografia e Grammatica)e lavorare con ragazze e ragazzi che non hanno mai dato problemi di disciplina, non sono mai stati violenti, sempre educati e attenti forse proprio perchè intuivano che riuscivamo a dare un senso al caos dentro e fuori di noi, proprio per quegli esercizi all'inizio e alla fine delle nostre sessioni culturali.Per me non c'è stato altro modo di stare in classe.Consapevolezza e meditazione attiva e formale era pane quotidiano. La folla che è andata a sentire Lynch mi ha commosso, perchè significa che questi concetti, un po' catacombali o carbonari, attraggono ora più di prima.Il Dharma ha superato l'Himalaya ed è arrivato fino a noi, magari facendo il giro dallo stretto di Bering. In ogni caso non credo che il signor D. Lynch sia mai stato, almeno per un giorno, in una classe di adolescenti. Diciamo cosi: la meditazione fa bene a tutti da 0 ai 100 anni.
Io non conosco personalmente D.L. Conosco solo in minima parte la sua produzione artistica. Da quello che leggo però, la mia riflessione è la seguente.Il Signor D. L. non è buono o cattivo, non era rosso ed è diventato giallo. Non ha inventato Twin Peaks e POI ha scoperto la meditazione trascendentale. Mister D. Lynch sa vedere ed esprimere la sua anima e l'animus, la sua parte in luce e quella in ombra. Non ha paura delle sue paure. E' in contatto con il Sè. Tralasciando quindi il discorso, molto born in Usa, del business, David Lynch rimane una persona molto coinvolgente, dalla quale si può apprendere molto più di quello che può sembrare in un primo momento. (Rosanna Samaya Vargas)
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