Autore: Rossana
Data:
Abito in via Spontini da 26 anni.
All'inizio c'era solo l'omonima pizzeria e non si era ancora ingrandita, i maleducati che parcheggiavano sul nostro passo carraio o in seconda fila c'erano già ma si riusciva ancora a vivere. Adesso i locali legati alla ristorazione tra pizzerie, bar, birrerie, ristoranti ecc. sono nove e i disagi da parcheggio selvaggio sono aumentati in proporzione. Sarebbe stupido attribuire ai locali la "colpa" di tali disagi, ho girato parecchio, i locali ci sono in tutte le città ma non c'è l'equivalente menefreghismo, la questione è che qui non c'è controllo e se non c'è "la certezza della pena" non c'è lo stimolo a rispettare le regole.
Peraltro la via Spontini è, oltre a corso Buenos Ayres, l'unica via della zona di parcheggio 13 in cui i residenti NON possono parcheggiare gratis sulle righe blu: PERCHE'? in più i negozianti della via si considerano "residenti honoris causa" e lasciano l'auto regolarmente nei già scarsi posti riservati ai residenti o sui passi carrai, "tanto sono qui, basta chiedere e la sposto". La seconda fila è normale, regolare e costante dalle quattro di pomeriggio alle tre di mattina quando - bontà sua - chiude la birreria e gli ultimi clienti se ne vanno con grande clangore di portiere, sgasate di moto e schiamazzi...
Ma il culmine del "colore locale" lo si raggiunge in via Paracelso, sul lato opposto di piazzale Bacone: in seguito alla presenza di un ristorante evidentemente molto frequentato tutto il lato sinistro della strada ha le auto parcheggiate su due file dalle 18.30-19 fino a tarda notte, con grande detrimento della scorrevolezza del traffico; a disciplinare gli inevitabili problemi c'è un signore di origini - credo - indiane che accorre non appena vede qualcuno in difficoltà perché ha a macchina imprigionata nella prima fila, lo invita alla calma, consulta un quadernino in cui ad ogni numero di targa corrisponde un nome su un citofono o il nome di un cliente del ristorante e si precipita a chiamare il proprietario dell'auto in seconda fila che ostacola l'uscita. Sperimentato di persona non più di un anno fa e per quanto ne so è ancora così.
Non so chi lo paghi per questo servizio - anche se i sospetti, per logica, conducono al ristoratore; sicuramente chi lo fa è spinto dall'esigenza di contenere le giuste ire dei residenti ed evitare che ripetute chiamate ai vigili urbani risolvano a suo svantaggio una situazione che è ormai oltre il limite della legge.
Mi piacerebbe ogni tanto vedere qualche vigile multare quelli in seconda fila e i "senza bollino", così, per avere la sensazione che le regole esistono affinché vengano rispettati i diritti di tutti.
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