Autore: Stefano Boeri
Data:
Venerdì 23 sul Corriere-Milano, Massimo Rebotti parlava di periferie, citando come esempio (l'unico, lui sostiene) di una nuova politica decentrata, la lezione pubblica sul Don Giovanni del Maestro Barenboim al Teatro Ringhiera di via Boifava, il 6 dicembre scorso. Giusto citarlo come modello di una cultura che, quando va in periferia, vi porta le vere eccellenze -e non una loro versione di serie B.
Ma questa Giunta sta progettando molti altri interventi per rigenerare i quartieri di Milano.
In particolare, noi stiamo lavorando sul sistema delle biblioteche pubbliche di Milano, che sono 24 e sono distribuite in tutta la città (http://www.comune.milano.it/dseserver/WebCity/documenti.nsf/weball/BF879E191123E835C12568F700507BC1?opendocument ).
Vorrei che si arrivasse ad un progetto che rafforza il carattere delle biblioteche diffuse come luoghi di incontro (non solo di prestito libri), lettura, eventi e come epicentri della vita culturale di quartiere. Biblioteche come generatori di relazioni e scambi, di cultura, affetto, sapere, gioco. E mi piacerebbe pensare che ogni biblioteca, oltre che essere in rete col sistema Bibliotecario Urbano, avesse un tema, una propensione. Si va a Baggio per leggere periodici e testi di Musica indipendente, alla Calvairate a discutere e leggere di Arte, alla Valvassori Peroni a conoscere la storia di Milano...ecc.
Che ne dite? Avete idee sui temi che potrebbero dare un'identità specifica (oltre a quella generale di Beni Comuni) alle nostre/vostre biblioteche?
|
|