Autore: Mario De Gaspari
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In effetti quel tratto risente un po' troppo della subordinazione alle ragioni del traffico. Perché è stato parzialmente risolto con il mega svincolo spaghettata, ma il tratto di via Rombon è rimasto disgraziatamente in sospeso. Forse, osservando dal panottico centromilanese, la città sembra perdersi dopo il sottopassaggio ferroviario (alla Bovisasca ad esempio era proprio così), mentre da lì in poi la città prosegue in tutto e per tutto con caratteristiche pienamente urbane (non è la città infinita, è città città), solo vistosamente contraddette da quella semiarteria a metà tra una tangenziale e una via Larga abbandonata a se stessa. Un miglior assetto e una più congruente integrazione di quel piccolo tratto significherebbe molto anche in termini di sicurezza, fermo restando il ricordo che episodi analoghi sono purtroppo accaduti anche a porta Venezia...
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