Autore: Paolo Burgio
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Nessuno di noi disconosce l'impegno di quanti militano in partiti o movimenti politici ed il fatto che quanti da lei menzionati stanno partecipando attivamente alla battaglia in difesa di Città Studi.
Abbiamo però voluto dare la parola innanzitutto ai cittadini, agli studenti, ai lavoratori e ai docenti della Statale che si sono spesi e si stanno spendendo per far sentire le loro ragioni in quanto cittadini e non in quanto militanti di questa o quella parte politica. Ho partecipato alla nascita dell'Assemblea di Città Studi e posso quindi testimoniare che è nata per essere aperta a tutti, tutti vi possono partecipare a titolo personale, non per marcare un'appartenenza. Durante la fiaccolata ho avuto modo di parlare con amici e conoscenti, alcuni senza particolari frequentazioni politiche, altri iscritti al PD, che sostiene il trasferimento a Rho. Costoro erano presenti perché convinti delle ragioni dei cittadini che hanno organizzato la fiaccolata e per esercitare il loro diritto ad esprimere una posizione personale sulla vicenda Città Studi. Ci appartiene Il concetto che i cittadini sono tutti uguali, qualunque posizione politica sostengano, e che debbano poterla esprimere senza essere coinvolti in un confronto che antepone il colore politico alla serena valutazione dei problemi della comunità, superando anche i distinguo tra i diversi colori politici. Mi sembra che oggi, nel barlume di democrazia che stiamo vivendo, sia questa una questione aperta e su cui occorre meditare.
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