Autore: Paolo Burgio
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Purtroppo il "mega progetto" non è assolutamente una fuffa ed abbiamo informato i lettori del bando pubblicato da Arexpo proprio perché con questo bando si sta dando avvio in modo concreto alla sua realizzazione. Intanto anche nel caso Arexpo non desse in concessione per 50 anni questa "ristrutturazione urbana", può appaltare un incarico da 3 milioni di euro per la progettazione completa, la programmazione e il piano economico delle opere, senza dover fare una vera gara internazionale a cui possano partecipare gli studi di progettazione specializzati in questi settori, cosa che consentirebbe di aprire un dibattito pubblico sulle proposte e le soluzioni da adottare, ma scegliere a scatola chiusa un progetto connesso ad un possibile concessionario.
Perciò abbiamo parlato di privatizzazione della democrazia, il metodo scelto esclude qualsiasi confronto aperto e coinvolgimento dei cittadini, verrà tutto concordato tra Arexpo ed il concorrente prescelto. Ha ragione Giuseppe Maria Greco e sarà bene che i cittadini si attivino per seguire gli sviluppi della situazione e pretendere di essere ascoltati, ovviamente ciò richiede un certo impegno e cognizione di causa.
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