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 Re: Primo incontro della commissione lavoro
Autore: Samantha Belotti 
Data:   

carissimi tutti,
mi presenterò velocemente.
mi chiamo Samantha Belotti, ho 28 anni
e ho studiato pianificazione urbana al Politecnico di Milano, da cui un profondo interesse ai temi relativi alla trasformazione fisico-sociale ed economica del territorio, che ho poi affinato nei confronti dello sviluppo locale.

leggendo lo scambio di mail mi sono venute in mente due question e una proposta
la prima é che mi sembra che gli sportelli lavoro, per la poca esperienza che ho avuto, funzionano poco e male, inoltre una cosa è l'assistenza in tema di precariato ( a livello legale e di assistenza) un'altra é la promozione delle attività produttive e dell'occupaziobe.
la seconda é che é vero che manca un'analisi più approfondita della situazione della zona e dei quartieri in tema di lavoro e occupazione( ma nonostante i dati siano difficilmente accessibili, esistono studi su studi che mostrano come fare a tracciare un profilo economico nelle varie parti di Milano e che l'hanno fatto!) ma é anche vero che forse manca una visione più strategica e progettuale in relazione sl tema dello sviluppo locale del territorio: nonostante tanti problemi ci sono una miriade di risorse.

penso ad esempio al mercato comunale di via rombon, dove c'é un'intera area sottoutilizzata, per non parlare della parte bruciata, che per me
rimane una vergognosa testimonianza dell'incuria delle istituzioni.
peró, dicevo, é una risorsa.
perché non istituire proprio lì una sorta di laboratorio di quartiere dove mettere le basi per progettare le prossime mosse? dove ospitare lo sportello lavoro una volta a settimana, dove custodire i rifornimenti sei gas? dove i gas si possano incontrare e decidere dove e come istituire piccoli farmer market etc. dove accompagnare la rigenerazione del tessuto economico e sociale?
non so esattamente se le zone possono promuovere questo uso degli spazi del mercato comunale, ma questa é una buona strada.
i laboratori di quartiere nascono nell'ambito dei contratti di quartiere, io ho lavorato in uno di questi attivo se mi sembra che il loro ruolo abbia una potenzialità innovativa tutta da scoprire (http://www.laboratoriodiquartiere.it/, http://www.cdqseregno.it/)
anch'essi sono istituiti attraverso bando pubblico. nel nostro caso si potrebbe pensare ad un bando che vincoli il soggetto vincitore ad individuare un calendario di uso degli spazi per poter dare giusta risposta ai bisogni srl quartiere.
un riferimento più imprenditoriale per la trasformazione del mercato, ma che può essere ugualmente indirizzato verso uno sviluppo locale, penso che sia da trovare nelle esperienze dei mercati coperti spagnoli,
la cui riqualificazione é diventata motore di sviluppo urbano (http://www.archinfo.it/mercato-di-santa-caterina/0,1254,53_ART_188857,00.html)

l'università, le associazioni, e i giovani devono essere parte di questa evoluzione.

credo di aver scritto troppo e non so quanto sono stata chiara, ma se credete che vi siano elementi di qualche utilità mi impegno a venire di persona alla prossima riunione per provare a discuterne assieme.

un caro saluto

Samantha Belotti

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