Città della salute? Meglio investimenti mirati su Città studi e la ricerca
Per la rappresentanza sindacale dell'Istituto dei tumori la priorità è mantenere a Città Studi un forte presidio sanitario avanzato e una destinazione dei fondi pubblici alla ricerca e alle dotazioni di personale mancanti.
Pisapia: “il progetto città della salute deve essere rivisto”
“Inutile nostra presenza sabato" Giuliano Pisapia si oppone fermamente a qualsiasi ipotesi basata su logiche urbanistiche invece che di servizio per la salute dei cittadini. Ecco la sua dichiarazione.
Elementare Watson: la soluzione Città della salute è....Città Studi
All'unanimità il Consiglio di Zona chiede alla Regione un rinvio sulla decisione, prevista per il 30 giugno, sul trasferimento del Besta e dell'Istituto dei Tumori nella cosiddetta città della salute. Il progetto sanitario va rianalizzato, coinvolgendo i medici degli istituti e c'è la possibilità di ripensare l'intera geografia di Città Studi, anche alla luce del progetto campus sostenibile, in discussione tra Comune, Politecnico e Università Statale. Ne potrebbe emergere un netto rilancio delle strutture di accoglienza dell'istituto Nazionale dei Tumori e una nuova sede possibile anche per il Neurologico Besta.
Discriminazione e violenza di genere nelle comunità Rom e nelle minoranze etniche: diritti violati e politiche nell'UE (II parte)
La seconda e conclusiva parte dello studio sul tema della discriminazione e violenza di genere per la DG EMPLOYMENT/DG JUSTICE della Commissione Europea realizzato dall'IRPS è concentrato sulla discriminazione di genere nell’ambito delle minoranze etniche e comunità Rom, con specifica attenzione alle politiche messe in atto dai paesi e a livello della UE per affrontarle.
Niente svendita di Via Venezian
L'istituto dei Tumori non deve abbandonare Via Venezian, qualsiasi sia la decisione sulla Città della salute. Ma anzi investire in Città studi in attività ambulatoriali, di prevenzione oncologica e di ricerca. Questa la posizione della rappresentanza sindacale unitaria dell'Int, annunciata martedì. Una posizione che, nei fatti, mette una zeppa a quasiasi velleità di servirsi del progetto di trasferimento del Besta e dell'Int per poi vendere le sedi di Città Studi, abbandonare i presidi sanitari e ricavarne produtti immobiliari.
La legge 194 è disattesa in Lombardia
Anche in Lombardia c’è una forte criticità nell’attuazione della legge
194 in relazione al numero dei medici obiettori e del personale
paramedico presenti nei presidi ospedalieri.