Assemblea pubblica sulla sicurezza a Lambrate

Il giorno 16/3 si è svolta, nei locali di Spazio Lambrate, un'assemblea pubblica indetta dalla pagina Facebook Lambrate Informa sulla sicurezza. Invitata la commissione consiliare nella figura del suo presidente Gabriele Ghezzi. ()
rom via cima
Bisogna dire che quest'assemblea non era nata sotto i migliori auspici. L'appello lanciato su Facebook non era invitante: "INVITIAMO COLORO CHE NON SENTONO IL PROBLEMA A NON PARTECIPARE PER EVITARE DI USCIRE DALL'ORDINE DEL GIORNO. Per prendere la parola vogliate inviarmi nome e argomento trattato (in modo da evitare doppioni e creare una scaletta). I disturbatori e i provocatori saranno immediatamente allontanati al fine di consentire il tranquillo e civile svolgersi della riunione. ".  Insomma, o la pensi come noi oppure non venire!
Eppure il problema del degrado di Lambrate ha molti aspetti ed affrontarlo esclusivamente dal punto di vista della sicurezza è un errore perché è come nascondere la polvere sotto al tappeto, prima o poi torna fuori.
Se avessi dovuto intervenire avrei detto che, per me, il problema era anche urbanistico e di viabilità, non a caso nell'ultimo periodo si sono visti continui insediamenti ROM in via Cima, in un tratto di strada che nessuno percorre ed il senso di abbandono di quel tratto è la ragione per cui spesso si fermano i ROM con i loro camper. Stesso discorso della rotonda di Rimembranze: un luogo anonimo, non vissuto e che proprio per questo viene "occupato" dai ROM. Il progetto Vivi Lambrate, cui partecipano 11 associazioni di zona, sta lavorando per risolvere questo problema organizzando eventi in quello spazio e, anche, peri arrivare ad un progetto partecipato di riqualificazione della rotonda, partendo dalla proposta nata da Made in Lambrate.
Non voglio dire che non ci siano problemi di sicurezza, ma solo che è un errore considerarlo l'unica faccia del problema.
Veniamo all'incontro di ieri. Roberta Borsa scrive questo resoconto dell'incontro:

IERI 16 MARZO 2015 si è tenuta la riunione tra i cittadini della nostra zona e un'onorevolissima rappresentanza della Commissione Consiliare alla Sicurezza del Comune di Milano nelle persone del presidente Gabriele Ghezzi, il Vicepresidente Maria Rosaria Iardino, il Consigliere Massimiliano Bastoni...e a sorpresa l'Assessore Sicurezza e Coesione Sociale Polizia Locale Protezione Civile e Volontariato Marco Granelli seguito dall'ufficio stampa del Comune di Milano nella persona di Maria Emanuela Adinolfi.
In primis ringrazio tutti loro di aver accettato l'invito all'incontro, ringrazio tutti noi che abbiamo partecipato (superavamo i 100 partecipanti e vi garantisco non è facile mobilitare le persone!) e ringrazio Laura che ci ha concesso a titolo gratuito una sala per poter incontrarci di “SPAZIO LAMBRATE” (ottima realtà di iniziative culturali e artistiche che arricchisce Lambrate e che vi consiglio di seguire nelle proposte originali delle molteplici attività).
Sono molto soddisfatta dello spirito della riunione che è rimasto nei toni pacati auspicati e della voglia di collaborazione che che si è respirata in tutto il corso della riunione.

I punti discussi sono stati il degrado e l'insicurezza che interessano il nostro quartiere e che sono degenerati negli ultimi 3 anni.

A esporre le problematiche sono state le persone che vivono in prima persona la zona e hanno sotto agli occhi la realtà di quello che succede...non persone che riportano o per sentito dire.

Il risultato positivo raggiunto è l'impegno dell'Assessore Granelli a tenere sotto controllo i micro insediamenti che si verificano in zona con allontanamenti costanti e continuativi per scoraggiarne gli artefici.

E invito tutti noi a continuare, se non intensificare, la nostra azione di denuncia scritta e fotografata.

Il Vice Presidente Maria Rosaria Iardino si è impegnata a migliorare la situazione dell'illuminazione della zona nelle parti dove viene percepita una sensazione d'insicurezza e invito tutti voi a segnalarmi il nome delle vie che ritenete buie per poter fornire un'elenco da valutare.

Il Presidente Gabriele Ghezzi ha proposto un'iniziativa atta a ricevere un presidio costante del territorio da parte dell'alternanza e coordinamento dei vari corpi delle forze dell'ordine.
Con la collaborazione del Presidente del Consiglio di zona 3, si richiederà una riunione di consulta alla sicurezza tra i rappresentanti di comitati e associazioni di zona, Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri, al fine di verbalizzare alla Prefettura e alla Questura e a Granelli la situazione e la richiesta d'intervento. (se ho travisato o sono stata imprecisa correggetemi...ero reduce da una giornata impegnativa).

Sono stati toccati anche altri argomenti importanti....ma direi inizialmente di concentrarci e portare avanti pochi punti per non disperdere le forze...

Naturalmente a loro spetta di onorare gli impegni presi e a noi essere presenti, vigili e collaborativi per raggiungere la qualità di vita perduta che vogliamo recuperare e che è di nostro diritto.

Senz'altro le promesse raccolte sono un elemento importante, anche se mi preme ricordare che parlare di ultimi 3 anni è una falsità, visto che i ROM a Rubattino ci sono, nonostante gli innumerevoli sgomberi, da almeno 10 anni. Prima erano concentrati in vere e proprie favelas che arrivavano a 600-700 persone, soprattutto nell'area INNSE. Questi insediamenti venivano opportunamente fatti gonfiare per poi effettuare sgomberi spettacolari (dal costo ognuno di 200.000 €) con grande battage pubblicitario e presenza di giornalisti.
Negli ultimi tempi l'iniziativa dell'Assessore Granelli mira a cercare di sgomberare i microinsediamenti prima che si gonfino. Questa iniziativa, recentemente, è stata anche oggetto di un attacco da parte dei volontari della NAGA che accusano la giunta Pisapia di aver effettuato più sgomberi di quella Moratti.
Da queste considerazioni si evince quanto detto all'inizio del capitolo: senza una politica di reindirizzamento dei ROM ed una politica volta a ridurre il degrado delle periferie, lo sgombero è solo uno spostare il problema in un'altra zona (spesso dello stesso quartiere).
Sulla stessa pagina Facebook, così come nell'incontro di ieri, spesso il Consiglio di Zona 3 è stato accusato di non fare abbastanza per contrastare il problema o, peggio, di affermare che non esiste problema "sicurezza".
Ieri per controbattere a queste affermazioni è intervenuto il delegato alla sicurezza di Zona 3, Adalberto Muzio, il quale ha ricordato le delibere e gli interventi su questo problema su iniziativa del Consiglio di Zona:
  • 2012 settembre, delibere e richieste d’intervento per  l’allontanamento degli occupanti abusivi dalle aree occupate di via Rubattino e via Caduti di Marcinelle, e dagli edifici comunali di via Valvassori Peroni 10;
  • 2012 ottobre, segnalazione dell’occupazione abusiva del cantiere abbandonato di via Bistolfi/via Cima;
  • 2014 febbraio, segnalazione delle occupazioni abusive nelle vie Sbodio, Oslavia e Cletto Arrighi;
  • 2014 maggio, segnalazione dell’occupazione abusiva edificio ex-RCS in via Cazzaniga e richiesta di provvedimenti per impedire la sosta abusiva di camper e roulotte nella stessa;
  • 2014 settembre, richiesta di sorveglianza e presidio in viale Rimembranze di Lambrate;
  • 2014 ottobre, riunione pubblica con l’assessore Granelli e consiglio monotematico su degrado e sicurezza a Lambrate;
  • 2014 ottobre, sopralluogo con assessori Granelli e Rozza per vari problemi aperti nel quartiere di Crescenzago, via Civitavecchia, via Rizzoli;
  • controllo continuativo e diretto della situazione e delle aree a rischio di occupazione abusiva.


Come detto più volte, non è un problema di facile soluzione e solo attraverso l'impegno costante di cittadini, istituzioni e privati (per la messa in sicurezza delle aree abbandonate) si può pensare di uscire da questa situazione.

Per concludere allego la lettera recapitata da Granelli al Consiglio di Zona e che elenca gli interventi svolti nel quartiere.


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Re: Assemblea pubblica sulla sicurezza a Lambrate
18/03/2015 Paolo Morandi
Gentile Roberta,
grazie delle precisazioni.
Sinceramente non sono d'accordo con l'affermazione che il degrado sia aumentato negli ultimi 3 anni. Ricordo fin troppo bene che ai tempi dei ROM di Rubattino le lamentele in zona erano tantissime, anche di più di quelle che si sentono oggi.
Riguardo alla mia affermazione dei 50/60 ROM presenti in zona, mi riferivo al momento in cui si parlava, ma, successivamente, la situazione in via Cima è andata deteriorandosi aumentando notevolmente il numero di occupanti stabili.
Riguardo al reindirizzamento dei ROM è in effetti un percorso lungo e su questo influenza, come lamenta il Naga, il fatto che gli sgomberi non danno tempo ai volontari di compiere un lavoro di avvicinamento indispensabile per pensare a dei percorsi di integrazione. Ai tempi dei ROM di Rubattino, Sant'Egidio era riuscito ad avvicinare una sessantina di famiglie e, con gli anni, è riuscita ad integrarne una ottantina. E' un lavoro lungo, faticoso, ma che da grandi frutti.


Re: Assemblea pubblica sulla sicurezza a Lambrate
18/03/2015 Roberta Borsa
Gentilissimo Sig. Morandi,
volevo gentilmente segnalarle alcune imprecisioni riscontrate nel suo articolo. All'incontro con i cittadini di lunedì 16 marzo 2015 non è stata invitata la Commissione Consiliare ma sono stati invitati il Presidente, il Vice Presidente e i Consilieri della Commissione...a sorpresa ha presenziato anche l'Assessore Granelli (conscio del problema denunciato).
Mi accusa di aver errato nelparlare del problema presente negli ultimi 3 anni...ma dal mio scritto si legge che è degenerato negli ultimi 3 anni (quindi è una sua interpretazione non una mia imprecisione).
Parla del "progetto Vivi Lambrate, cui partecipano 11 associazioni di zona, che sta lavorando per risolvere questo problema organizzando eventi nell spazio della rotonda di Rimembranze"...m'indicherebbe nello specifico il numero preciso di eventi organizzati in 167 giorni ad oggi partendo dal 30 settembre 2014?
Lei sostiene che senza una politica di reindirizzamento dei ROM il problema non si risolve...questo il Comune l'ha fatto proprio nella settimana prima dello sgombero del campo di via Cima dove la signora De Bernardi ha invitato i componenti della comunità ad accettare l' offerta di accoglienza in un Centro di Emergenza Sociale...purtroppo pare che solo in 8 su 60 abbiano accettato...quindi lo possiamo considerare un'alta percentuale di rifiuto all'integrazione?
Volevo in ultimo ricordare che in occasione dell'uscita ufficiale della Commissione Consiliare alla Sicurezza, lei indicava che in zona i rom (come li ha chiamati lei) sono circa 50\60 dei quali 15 sono presenti in zona da diverso tempo mentre gli altri cambiano continuamente...se non erro solo la stima nel campo di via cima parla di 60 persone...e non è l'unico insediamento della zona...forse ha una visione limitata della realtà. Cordiali saluti, Roberta Borsa


 
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