Se passate da via Benedetto Marcello...
…al numero 7 trovate il Liceo Alessandro Volta, se non il migliore, tra i migliori licei scientifici d’Italia.
(Massimo Cecconi)19/05/2020
Passando in questi già tristi giorni davanti al Liceo Volta “la tristezza poi ti avvolge come miele”, per dirla con Guccini.
La tristezza per la scuola chiusa e drammaticamente silenziosa per via del Coronavirus che sta impedendo agli studenti di beneficiare del loro diritto all’istruzione, ma anche la costernazione di fronte a una facciata di edificio vilipesa dal passare del tempo e delle stagioni.
Inaugurato nel 1936 come “Casa del soldato”, il palazzo divenne liceo nell’anno scolastico 1953/1954 e da allora ha ospitato migliaia e migliaia di ragazzi che lì hanno trovato una scuola di alto livello, perfettamente allineata alle eccellenze milanesi e nazionali.
Ora, in un momento infausto per la formazione e per la cultura, stringe un po’ il cuore che la scuola sia chiusa ma anche che si presenti così malmessa, anche se solo nella struttura edilizia.
Va da sé che ci saranno mille comprensibili giustificazioni legate alle difficoltà finanziarie e alla carenza di fondi da dedicare al restauro da parte dall’ente preposto alla gestione delle immobile (la Città metropolitana) ma è altrettanto scontato che il Liceo Volta meriterebbe una particolare attenzione proprio per il ruolo che svolge nel panorama della scuola pubblica nazionale.
Dicono le cronache che nel 2016 un gruppo di studenti, con il supporto dei tecnici di un’azienda che produce vernici, ha tinteggiato circa 1000 metri quadri (atrio, aule, corridoi) dell’Istituto ma l’esterno dell’edificio rimane malinconicamente fatiscente.
Con tutto ciò, in attesa di tempi migliori, se passate davanti al Liceo Volta toglietevi comunque il cappello…
La tristezza per la scuola chiusa e drammaticamente silenziosa per via del Coronavirus che sta impedendo agli studenti di beneficiare del loro diritto all’istruzione, ma anche la costernazione di fronte a una facciata di edificio vilipesa dal passare del tempo e delle stagioni.
Inaugurato nel 1936 come “Casa del soldato”, il palazzo divenne liceo nell’anno scolastico 1953/1954 e da allora ha ospitato migliaia e migliaia di ragazzi che lì hanno trovato una scuola di alto livello, perfettamente allineata alle eccellenze milanesi e nazionali.
Un liceo ottimamente condotto dai suoi presidi e dai suoi insegnanti, i quali hanno contribuito a formare cittadini capaci e consapevoli della propria preparazione scolastica che poi sarebbe diventata professionale e di vita.
Ora, in un momento infausto per la formazione e per la cultura, stringe un po’ il cuore che la scuola sia chiusa ma anche che si presenti così malmessa, anche se solo nella struttura edilizia.
Va da sé che ci saranno mille comprensibili giustificazioni legate alle difficoltà finanziarie e alla carenza di fondi da dedicare al restauro da parte dall’ente preposto alla gestione delle immobile (la Città metropolitana) ma è altrettanto scontato che il Liceo Volta meriterebbe una particolare attenzione proprio per il ruolo che svolge nel panorama della scuola pubblica nazionale.
Dicono le cronache che nel 2016 un gruppo di studenti, con il supporto dei tecnici di un’azienda che produce vernici, ha tinteggiato circa 1000 metri quadri (atrio, aule, corridoi) dell’Istituto ma l’esterno dell’edificio rimane malinconicamente fatiscente.
Con tutto ciò, in attesa di tempi migliori, se passate davanti al Liceo Volta toglietevi comunque il cappello…