incontro con l'assessore Lipparini in Municipio 3. Presentato il Bilancio Partecipativo 2017-18

E' stata presentata dall'assessore Lipparini la seconda edizione del Bilancio Partecipativo 2017-2018 in Consiglio di Municipio 3 ()
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Proseguimento della sperimentazione degli strumenti partecipativi, correzione di alcuni punti critici emersi dalla prima edizione 2015-2016 del Bilancio partecipativo, attesa delle decisioni a livello nazionale sulle pratiche di 'dibattito pubblico': questo in estrema sintesi quanto emerso martedì 27 giugno dall'incontro con l'assessore a Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Lorenzo Lipparini, che ha anche avuto odo di illustrare il nuovo Geoportale, un interessantissimo strumento online già operativo da febbraio ancora poco conosciuto ai più, su cui torneremo con un articolo a parte. 
Questa seconda edizione 2017-2018 è consultabile sul sito del Comune, la Giunta intende inserirla nel più ampio piano di sviluppo delle periferie, per promozione dell'accessibilità e valorizzazione del decentramento amministrativo.
A settembre si parte con il seguente calendario:
settembre > novembre 2017: raccolta delle proposte
novembre 2017 > febbraio 2018: valutazione e progettazione delle proposte
marzo > maggio 2018: votazione dei progetti e conseguente finanziamento sulla base della graduatoria risultante
da giugno 2018: realizzazione e monitoraggio dei progetti finanziati.

Il budget totale assegnato è di 4,5 milioni di Euro, la metà dei 9 milioni di Euro dell'edizione 2015-2016, 500 mila anziché 1 milione di Euro per ogni Municipio. Il dimezzamento sembrerebbe indicare un diminuito interesse della nuova Giunta per questo strumento partecipativo, ma così non è, come ha tenuto a precisare l'assessore nel rispondere a una specifica domanda postagli durante il dibattito seguito alla sua presentazione. Infatti, la cifra è comunque cospicua se rapportata alle risorse finanziarie che il Comune ha a disposizione per impieghi diversi da quelli necessari per il funzionamento della macchina comunale e delle aziende comunali partecipate. Ma soprattutto è il budget della prima edizione ad essersi rivelato sovradimensionato rispetto ai tempi di progettazione ed esecuzione imposti dalle normative sui lavori pubblici e dalla necessità di inserire anche i progetti del Bilancio partecipativo nel Piano triennale delle opere pubbliche del Comune. Sostanzialmente, in assenza di una normativa ad hoc che preveda un trattamento e una gestione particolari per i bilanci partecipativi, per ora troppe risorse si rivelano difficili da gestire, anche se si sta facendo e si farà tesoro dell'esperienza della prima edizione per lavorare meglio in quella che comincerà dopo l'estate.
Il nostro Comune prosegue dunque a sperimentare gli strumenti di partecipazione dei cittadini all'amministrazione della città, un'attività che lo stesso Lipparini ha definito pionieristica, e non solo a Milano, in attesa che giungano e si possano recepire le linee-guida nazionali, attualmente in fase di discussione. L'orientamento del Sindaco per il periodo del suo mandato è di completare le opere dei Bilanci partecipativi 2015-2016 e 2017-2018, e, indicativamente, di avviare una terza edizione 2019-2020.  In quella che sta per partire ci saranno alcune sostanziali differenze rispetto alla precedente, per la necessità di ovviare ad alcuni problemi riscontrati finora. Prima di tutto si è scelto di gestirla con risorse interne all'amministrazione invece di affidarla a strutture esterne, che hanno assicurato velocità di esecuzione ma hanno precluso la possibilità di fare esperienza una volta cessato l'incarico. Inoltre, mentre nell'edizione 2015-2016 i Consigli di Zona in quanto tali erano stati esclusi del tutto dal processo, in questa seconda i Municipi saranno parte attiva in vario modo (partecipazione al tavolo cittadino di gestione; scelta del processo di attuazione; indicazione dell'orientamento del Bilancio partecipativo nel proprio territorio tramite l'indicazione di aree tematiche privilegiate e l'attribuzione di un premio al/ai progetto/i ad esse più aderente/i, sotto forma di un bonus del 10% dei voti conseguiti).  Da segnalare anche alcune altre novità: potranno partecipare non solo i residenti ma anche i city users dai 16 anni in su, secondo precisi criteri che saranno verificati in fase di registrazione online, i progetti proposti subiranno una prima verifica di fattibilità e saranno ammessi fino a un totale doppio del budget disponibile per ogni Municipio, cioè 1 milione di Euro, la Delegata del Sindaco all'Accessibilità assegnerà un bonus comunale del 10% dei voti ottenuti ai progetti coerenti con i principi dell’accessibilità urbana, cioè con la finalità di rimuovere le barriere architettoniche e ogni ostacolo rilevante per altri soggetti diversamente abili, riceveranno. I presentatori dei progetti ammessi alla realizzazione parteciperanno all'iter esecutivo per evitare modifiche che ne snaturino o stravolgano gli obiettivi e i risultati attesi.
Redatto anche un Patto di Partecipazione, documento che definisce le regole della seconda edizione e recepisce l’indirizzo deliberato dalla Giunta comunale il 1 giugno.

Qui il comunicato del Comune diramato in occasione della presentazione del 30 maggio scorso

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