La via preferita dal generale Cambronne
Tra il serio e il faceto, giusto per indignarsi con il sorriso sulle labbra.
(Massimo Cecconi)10/01/2016Pierre Jacques Étienne visconte di Cambronne, generale napoleonico, lasciò questa valle di lacrime il 29 gennaio 1842, quindi all’incirca 174 anni orsono. Leggenda vuole che nel corso della sfortunata, per i francesi almeno, battaglia di Waterloo il Cambronne pronunciasse quella parola per cui è famoso tra gli uomini.
Ora, circa 200 anni dopo la fatidica battaglia, ci fa piacere pensare che il nostro amato generale, se potesse tornare in vita, eleggerebbe a sua dimora elettiva quella strada milanese che s’intitola via Garofalo, almeno nel tratto tra via Donatello e viale Gran Sasso, con preferenza per il marciapiede di destra per chi proviene dal viale.
Su quel trottoir (direbbe Cambronne) il visconte generale troverebbe tracce indelebili e inconfutabili della sua parola preferita, quel motto che lo ha reso famoso e citatissimo ogni qualvolta viene evocata una rappresentazione scatologica anche nel nostro vivere quotidiano.
E allora, con assoluto sprezzo del pericolo, come se foste in battaglia, percorrete via Garofalo e, passo dopo passo, capirete la potenza evocativa della famosa parola. M…
p.s. Poiché, come è noto, la vita è piena di contraddizioni, nella stessa via compaiono anche espressioni molto poetiche…