ATM. Aumento del biglietto. Perché?

Bilancio disastroso e gestione allegra della precedente amministrazione impongono aumenti, ma il prezzo non lo pagano né gli abbonati, nè gli anziani, né i ragazzi ()
tram

I mesi estivi, quest’anno, si sono dimostrati in città più caldi del solito, anche per via della polemica che ha contribuito a surriscaldare gli animi di tutti i detrattori della neoeletta giunta, che si sono inaspettatamente ritrovati tra le mani un'arma dal facile utilizzo per poter sparare ad alzo zero contro sindaco e assessore alla mobilità: difficile infatti giustificare agli occhi dei cittadini un aumento del 50% del costo dei biglietti, anche a fronte dell’estensione della loro validità dai 75 ai 90 minuti (il 20% in più).

Sindaco e assessore al Bilancio hanno spiegato di essere stati costretti ad una tale impopolare manovra dalle condizioni penose in cui versavano le casse comunali, per colpa delle gravi mancanze delle precedenti gestioni, spiegazioni che hanno placato solo in parte gli animi dei più, essendo da decenni lo scaricabarile lo sport preferito dei politici della nostra cara penisola, di qualsiasi appartenenza o colore.

Eppure ci sono due elementi quantomeno bizzarri che suffragano le parole della giunta: il primo sono i 19 milioni di euro di non meglio precisati “aumenti delle entrate ATM” già inseriti a bilancio dalla giunta Moratti, che evidentemente, costretti dalle difficoltà a far quadrare il bilancio, si apprestava ad aumento simile, il secondo è il corposo contratto “gross cost” da 610 milioni di euro che cui la giunta uscente ha stipulato con ATM per garantire il servizio dal 2010 al 2017, senza che in esso vi fossero specificati particolari vincoli di qualità di servizio, aumento degli utenti o incremento del gettito derivante dalle multe. Questo, ovviamente, porta l’azienda a non avere alcun reale interesse o incentivo a migliorare il proprio servizio o a intensificare i controlli sui mezzi, comportamento che, a pensar bene, non si può che bollare come miope e scriteriato mentre, ad essere maliziosi, è solo una conferma alle parole di Tabacci, quando parla di “aver usato il comune come un bancomat”.

Dopo la levata di scudi estiva, intanto, dall’assessorato ai trasporti ci giunge finalmente un’autunnale pioggia di buone notizie relative ad ATM, alcune già in vigore, altre che lo saranno a breve, altre più di lungo periodo.

Vediamo più nel dettaglio di che si tratta:

·        Bus notturni: A partire da sabato 24/09 Milano ha finalmente una rete di bus notturni. Il servizio è attivo ogni venerdì e sabato dall’1.00 alle 6.00 del mattino, coinvolge 11 linee che si incrociano in tre punti di interscambio (San Babila, Stazione Centrale e piazza Castello) ed è allo studio la possibilità di estenderlo a tutta la settimana se i dati saranno incoraggianti. 

·        Bici gratis in metropolitana tutti i giorni feriali fino alle 7 e dalle 20 al termine del servizio. Sempre, se sono bici pieghevoli, con dimensioni che non superano quelle di una normale valigia 

·        Abbonamenti gratis per gli over 65 (dal 1° dicembre)purché residenti a Milano e con un Isee (Indicatore situazione economico equivalente) inferiore ai 16.000 euro. L’abbonamento ha validità di 4 anni sulla rete urbana ATM, ad esclusione delle linee di Trenord e del Passante Ferroviario. Chi è in possesso di attestazione Isee valida potrà richiedere la tessera in uno qualsiasi degli uffici anagrafe, o presso una delle edicole in metropolitana, o nell’apposito ufficio in piazza Duomo, 19A - angolo via Silvio Pellico, presentando una fotocopia della Carta d’Identità, il codice fiscale e una foto formato tessera e pagando 10 € di spese di emissione. 

·        Abbonamenti ridotti per gli under 26 (dal 1° dicembre)anche se lavoratori (al costo di 17€ per il mensile, 170€ per l’annuale) La tessera ha validità 4 anni e un costo di emissione di 15€ e può essere richiesta presentandosi ad uno degli ATM POINT con una foto formato tessera, un documento d’identità valido e il codice fiscale. 

·    Il biglietto ordinario da 1,50 € con validità 24 ore nelle domeniche a piedi programmate dal Comune. 

·        Scuolabus a gestione partecipata: Si sta pensando anche ad un nuovo sistema di trasporto a gestione partecipata per gli scuolabus pubblici, con la richiesta ai genitori di collaborare per gestire in maniera più efficiente le risorse, vista la difficile situazione economica che rende arduo garantire il servizio a tutti gli alunni fuori bacino. 

·        Potenziamento della linea circolare 90/91/92, realizzando una corsia preferenziale lungo il tratto Abruzzi-Piceno, per portare il tempo di percorrenza dagli attuali 110 minuti a 60 minuti, con un rafforzamento dei controlli notturni (dalle 22 alle 4) per garantire la sicurezza dei viaggiatori. 

·        Riduzione del 50% (150 € anziché 300) del costo dell'abbonamento annuale per i genitori con famiglie numerose. 

Per quanto mi riguarda, questo elenco è sufficiente a spegnere qualsiasi polemica sugli aumenti ai biglietti, che, è bene ricordarlo, ha riguardato solo i biglietti ordinari urbani, senza toccare gli abbonamenti, andando a colpire, in altre parole, solo gli utilizzatori occasionali dei mezzi pubblici e non chi li utilizza per necessità tutti i giorni per recarsi a scuola o al lavoro. 

Mi auguro quindi che l’assessore ai trasporti, memore delle critiche ricevute, continui a stupire i cittadini con simili ondate di buone notizie, spazzando via una volta per tutte anche le resistenze dei più acerrimi detrattori


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