Che gusto ci trovi?
L’Associazione Nazionale Subvedenti Onlus, dal 1970 sostiene persone di tutte le età che vivono la realtà dell’ipovisione, accompagnandole con diversi servizi. Il loro lavoro si articola anche attraverso consulenze su tecnologia assistiva “Servizio Tommaso” (servizio gratuito e non commerciale presso la Sezione Ipovedenti Biblioteca Valvassori Peroni Milano), integrazione scolastica, accessibilità di luoghi pubblici/privati, leggibilità e formazione.
Inoltre la diffusione della cultura rispetto all’ipovisione rientra tra le mission associative e la realizzato anche con iniziative come quella che si svolgerà sabato 31 ottobre 2015 presso la Sala Consiliare del Consiglio di Zona 3 alle ore 20,00 (con degustazione gratuita). L’evento rientra nella “Stagione della Cultura 2015 – Edizione EXPO” del Consiglio di Zona 3 e Comune di Milano.
Marco Boneschi, ideatore e curatore dell’iniziativa, insieme all’Associazione Nazionale Subvedenti Onlus, in alternativa alle “cene al buio” vi aiuterà a far luce sui curiosi meccanismi che ci fanno dire se un cibo è buono o no, e potrete farlo” dal vivo”, cimentando al momento della degustazione, il vostro gusto, olfatto, vista, udito e tatto, in una spedizione alla scoperta delle vere fonti del piacere a tavola.
Cosa
è rimasto dei “fondamentali” del gusto, in quest’epoca di cuochi
imperiosi, palati palestrati e ricette da cucina molecolare?
Forse troppo poco.
Eppure,
il piacere autentico non dovrebbe seguire le mode degli chef, è
qualcosa che ci appartiene più intimamente, poiché prende origine dal
nostro apparato sensoriale. Li conosciamo i nostri sensi? In realtà non
bene…. Il più delle volte li usiamo in automatico, senza badare al loro
funzionamento.
E quindi?
Tranquilli… Per esplorare le loro
potenzialità ,l'Associazione Subvedenti non vi proporrà una noiosa lezione di fisiologia degli
organi recettori o un dotto dibattito fra esperti. Vi propone invece
un’avventura.
Sarà infatti un’avventura scoprire come l’appetito
cominci dal naso, come i colori possano modificare il gusto, come la
lingua sia il silenzioso direttore d’orchestra della musica suonata dai
nostri denti, come il sapore di un cibo possa cambiare se usiamo le
posate o le mani.
L’ingresso e la degustazione sono gratuiti.