In piazza Sant’Ambrogio
(Maurizio Cucchi)12/05/2015
In piazza Sant’Ambrogio, verde,
nei suoi spettacolari rotelloni
d’argano, adagiato, per chissà
quale pausa, enorme, il mostro
tra fango e macerie e cumuli,
fogliame, come una bestia antica,
preistorica, un oviraptor
o brachiosauro che morde
e smuove, con lento metodo,
implacabile, che affonda, paziente,
fra strati muti di sepolte storie.
Maurizio Cucchi
nei suoi spettacolari rotelloni
d’argano, adagiato, per chissà
quale pausa, enorme, il mostro
tra fango e macerie e cumuli,
fogliame, come una bestia antica,
preistorica, un oviraptor
o brachiosauro che morde
e smuove, con lento metodo,
implacabile, che affonda, paziente,
fra strati muti di sepolte storie.
Maurizio Cucchi