Disagio giovanile. ‘Adolescenti e sicurezza’, 900 ragazzi coinvolti in 9 quartieri di Milano

Granelli: “Puntare sul senso di appartenenza al quartiere per creare sicurezza e vivibilità”


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Al Forum delle Politiche Sociali è stato presentato dall’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli il bilancio del progetto “Adolescenti e sicurezza” rivolto a giovani problematici o già in fase di rischio ed è teso a connettere il lavoro degli operatori con le attività di controllo del territorio di Vigili di Quartiere e Polizia locale (non lo direi, anche perché non è uno degli obiettivi del progetto).

Nei 15 mesi di attività del progetto “adolescenti e sicurezza” - da ottobre 2013 a dicembre 2014 - sono state create web radio, blog di quartiere, pagine Facebook, laboratori creativi di danza, musica, teatro, video giornalismo. I ragazzi, protagonisti delle diverse iniziative, hanno organizzato concerti e mostre di fotografia. Tornei sportivi, attività di media education, citizen journalism e progetti di strada nei luoghi informali di ritrovo, vie, piazze, aree verdi e cortili. E poi eventi e iniziative sul territorio che hanno coinvolto tutta la comunità di 9 quartieri di Milano. Fra le realizzazioni il Gratopoli, gioco di ruolo mutuato dal fratello più grande, dove vince chi costruisce più scuole, parchi e oratori; la “Shareradio” un’emittente radiofonica in bicicletta; un giornalino-ricerca sui fattori di qualità del quartiere.Tutti interventi hanno l’obiettivo di contrastare, in modo innovativo e sperimentale, il disagio giovanile e bloccare il coinvolgimento dei ragazzi in episodi di bullismo, vandalismo, conflittualità sociale e rivalità tra bande realizzando attività di sicurezza preventiva.

I progetti si inseriscono nella cornice del V Piano Infanzia e Adolescenza Città di Milano – Legge 285/97 che  individua  tra le priorità di carattere trasversale la coesione sociale, ovvero la promozione e l’inclusione sociale diretta ai giovani e agli adolescenti e la realizzazione di attività di prevenzione  specifica del disagio, disadattamento, comportamenti a rischio. è stato dato oggi a Palazzo Marino dall’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Marco Granelli. Il Comune di Milano lo attuerà insieme alle 21 realtà del terzo settore selezionate dall’Amministrazione e che avevano aderito al bando lanciato lo scorso giugno. Le azioni messe in campo puntano allo sviluppo dei legami di comunità, con la diminuzione dei conflitti relazionali, la partecipazione attiva alla vita pubblica dei giovani che condividono un sentimento di appartenenza e inclusione che genera l’aumento della percezione del bene comune,  con una ricaduta positiva in termini di sicurezza del  territorio.

 “Puntare sul senso di appartenenza al quartiere per creare sicurezza e vivibilità – ha detto Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale – è l’obiettivo di questi progetti che hanno coinvolto 900 ragazzi potenzialmente a rischio. Insieme ai Consigli di Zona avevamo individuato i luoghi dove si erano evidenziate situazioni di disagio e fenomeni di devianza giovanile e siamo intervenuti con azioni di coesione sociale ed educative creando una connessione tra adolescenti, famiglie, scuola e anche  dei Vigili di Quartiere. E’ una rete di attività che crea sicurezza preventiva”.

I nove quartieri, scelti anche con i Consigli delle 9 Zone sono: Porta Romana (Zona 1), via Padova (Zona 2), Parco Lambro-Cimiano (Zona 3), Mazzini-Corvetto (Zona 4), Gratosoglio-Missaglia (Zona 5), Sant’Ambrogio 1 e 2 (Barona, Zona 6), Selinunte-Forze Armate (Zona 7), Quarto Oggiaro (Zona 8), Bovisa (Zona 9).

Sono stati stanziati 674 mila euro, in parte finanziati con i fondi della legge 285/1997 (513 mila euro), in parte da bilancio del Comune (161 mila euro) e con una quota di co-finanziamento messa a disposizione dai soggetti del Terzo Settore individuati per la realizzazione dei progetti (108 mila euro) ovvero 75 mila euro per ogni quartiere. Per il periodo successivo ai primi 12 mesi e fino allo scorso dicembre i progetti sono proseguiti con fondi del Comune per un importo di 108 mila euro.

Nel cortile di Palazzo Marino è stata allestita una mostra e autoprodotta dei progetti realizzati nei 14 mesi di attività: fotografie al quartiere e ai suoi giovani abitanti, la “Shareradio”, una emittente montata su una bicicletta, il Gratopoli – gioco di ruolo per lo sviluppo possibile della città.



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