Welfare. Comune, 11 milioni per il sostegno alle famiglie e la tutela dei minori

Majorino: “Con il nuovo Piano Infanzia apriamo una nuova frontiera del welfare milanese per una città a misura di bambino”
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Sono 11 i milioni di euro in arrivo dal nuovo Piano Infanzia che serviranno a disegnare il nuovo modello di welfare alla milanese: centrali le azioni destinate al sostegno alle famiglie e alla genitorialità, alla tutela dei minori e dei bambini ospedalizzati e all’impegno per creare una città che sia davvero a misura di bambino.  Le azioni del Piano e i bandi sono stati presentati oggi nell’incontro “Il Piano dell’infanzia e dell’adolescenza. Si parte, finalmente”, all’interno del 4 Forum delle Politiche Sociali.Presentato anche il progetto “Una scuola a misura di bambino per scoprire il mondo in tutta sicurezza”realizzato da Lysoform in collaborazione con il Comune di Milano ed Energie Sociali Jesurum Lab che prevede la donazione di kit di pronto soccorso e materiale di cancelleria per 80.000 euro a 151 scuole primarie di Milano. Questo progetto è un esempio della sinergia tra pubblico e privato che ha permesso la realizzazione di numerose iniziative nel campo del sociale.

“Con i fondi in arrivo dal nuovo Piano Infanzia ci muoviamo verso una nuova frontiera del welfare milanese che mette al centro la famiglia e i bambini puntando sul sostegno alla genitorialità e la tutela dei minori, soprattutto quelli più in difficoltà – ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute –. Dobbiamo agire con rapidità e decisione per affrontare con azioni concrete il tema dell’impoverimento delle famiglie che soffrono a causa della crisi, un problema che per troppo tempo è stato sottovalutato. E vogliamo coinvolgere nella nostra azione tutti i soggetti che operano sul territorio nella costruzione della rete di cura della persona”.

“Il Piano Infanzia è un’occasione unica e importante per dare vita a una progettualità in grado di incidere concretamente sulla vita delle scuole milanesi – è intervenuto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione -. Punteremo su una progettualità mirata a diminuire il fenomeno della dispersione scolastica e su iniziative in grado di creare una nuova cultura dei servizi per l’infanzia, basata sulla condivisione e il coinvolgimento attivo dei i soggetti del Terzo Settore che operano sul territorio”.

“Aumentare l’utilizzo degli spazi scolastici, in particolare delle palestre, aprendoli alle iniziative sportive, sociali e culturali. Questo è il nostro obiettivo: far vivere tutti gli spazi della città - ha dichiarato l’assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero, Risorse umane, Tutela degli animali, Verde, Servizi generali -. Ci sono, inoltre, in questo piano due aspetti innovativi: il primo è il diritto allo sport come attività di base per l'infanzia. Il secondo è quello delle scuole aperte. Dobbiamo aprire le scuole sempre di più e valorizzare così il patrimonio esistente perché le scuole sono importanti presidi sul territorio e elementi di socialità”.

“Nel piano infanzia è fondamentale dare centralità agli obiettivi, importanti per la realizzazione della città dei ragazzi e dei giovani. In questa logica è necessaria l'aggregazione dei soggetti partecipanti, e qui sta l'innovazione,  che consente di passare dalla parcellizzazione dei soggetti più piccoli alla partecipazione in processi più grandi come quelli che riguardano l'uso scuole e l'integrazione con la sicurezza”, ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato.

Con questo Piano l’Amministrazione interviene coralmente su una materia tanto delicata e dall’altra scommette molto più di prima sul tentativo di aiutare le famiglie. Inoltre, è la conferma di una rafforzata partnership con il Terzo Settore. I progetti, riguardano, infatti, la frequentazione delle attività sportive e culturali già presenti in città, l’utilizzo delle scuole in orario pomeridiano e l’esperienza assolutamente inedita per le grandi città italiane del ‘mutuo aiuto tra le famiglie’  come strumenti utili per le mamme e i papà in un periodo tanto difficile della nostra storia. Decidere di sostenere famiglie che aiutano altre famiglie per portare i bambini al cinema o a teatro, o per farli crescere insieme nell’utilizzo degli spazi pubblici, strutture aggregative, ludoteche ma anche cortili, piazze, parchi,  significa decidere di puntare sul diritto alla crescita dei più piccoli come un diritto che cammina sulle spalle di un rapporto tra le famiglie e la città.

Tra i tanti nuovi progetti previsti dal sesto Piano figurano in particolare: “Cultura e Sport per tutti” (assegnati 1.150.000 euro) per garantire a tutti i bambini e adolescenti le risorse necessarie per fare attività sportiva, andare a teatro, imparare a suonare uno strumento musicale; “Famiglie Solidali” (cui vanno 600.000 euro) , ovvero  il sostegno da parte di una famiglia a un’altra in difficoltà con la possibilità anche di ricevere un sostegno economico per attività condivise; “Scuole Aperte” (700.000 euro) per aprire le strutture anche il pomeriggio e il fine settimana con iniziative per tutta la cittadinanza; “Garante Infanzia e Adolescenza” con la costituzione e l’avvio del Garante cittadino dei diritti dell’Infanzia, del suo ambito di azione e della rete di soggetti che collaboreranno con lui; “Adolescenti e Sicurezza” (600.000 euro) per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti a rischio (bullismo, baby gang e atti vandalici).

Tra i progetti che proseguiranno sono compresi anche: “Spazio Agorà” (cui vanno 100.00 euro) per sviluppare l’intervento di coesione sociale con famiglie e bambini nel quartiere di Quarto Oggiaro; “ICAM” (200.000 euro) per dare continuità innovando al progetto di sostegno alle madri detenute con bambini da 0 a 6 anni. Le risorse messe disposizione dal piano saranno utilizzate per il progetto “Socialità di quartiere” (cui vanno 1.400.000 euro) per la riqualificazione sociale e per migliorare e incrementare i Centri di Aggregazione Giovanile e i Centri Diurni per i minori e per contrastare e porre rimedio alla dispersione scolastica.


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