La Metropolitana 4 e le uova rotte

Messaggio n° 2 : so perfettamente che, per fare una frittata, bisogna rompere le uova.
Il fatto è come si rompono.
Ho una cara amica che fa la dentista che, per tenermi buono durante i suoi trattamenti, mi racconta storie curiose sul suo mestiere: già un paio di volte le è capitato di intervenire su denti spezzati in due da resti di guscio di uova che si trovavano dentro la frittata(i denti hanno schiacciato i pezzi di guscio trovandoseli di “taglio”): per quanto fragili, se presi per il verso sbagliato, fanno danni.
L'assessore Maran e i rappresentanti del gruppo di imprese che costruiscono la M4 di uova ne stanno rompendo parecchie e male, molto male.
Fatto 1. Incontro con la cittadinanza all'Auditorium di Valvassori Peroni, il 21 ottobre 2013, un disastro, come possiamo leggere dalla puntuale cronoaca di Adalberto Belfiore sulle pagine di Z3xMi : “Malgrado la quasi totale assenza di risposte sulle questioni di fondo(qualità del nuovo quadro urbano, stato reale dei finanziamenti, stima dell'effetto complessivo ecc.) nessuno, o quasi, a differenza di quanto succede in Val Susa, ha messo in discussione l'utilità dell'opera. Ma sono i problemi concreti durante i 5 o 6 anni dei lavori (se tutto andrà bene) e anche dopo quelli che preoccupano di più la cittadinanza e a cui è indispensabile dare risposte. Non a caso le critiche si sono dirette contro il metodo adottato dal Comune: scarsa o nulla comunicazione, solo con contenuti tecnici, hanno detto in molti, decisioni prese dall'alto e calate nella vita della gente.”
Iniziamo bene
Fatto 2. Nevicata di “polvere bianca” in via Pannonia(ricordate? E non sappiamo ancora di cosa erano composte le polveri), gran strombazzamento interventista di Maran nei primi giorni e “un mea culpa da parte dei responsabili di M4, che ammettono una certa carenza nelle comunicazioni con il quartiere e che "qualche attenzione in più andrebbe fatta sulle operazioni, tenendo anche conto che molte attività sono effettuate da subfornitori".
Sempre meglio.
Fatto 3. Altro incontro con la cittadinanza , il 12 di gennaio, sull'avanzamento della “titanica e colossale opera della M4”; la “tragicronaca” è nei corsivi di Paolo Morandi, sempre sulle pagine di Z3xMi: “Se il Comune ha investito, come dice, 4 milioni di Euro in comunicazione sulla M4, forse una maggiore preparazione a questi incontri sarebbe stata auspicabile. Almeno nel primo incontro notizie confuse e la solita esposizione velocissima di slide che non permette la valutazione di quanto viene esposto, sono state la caratteristica principale di questo incontro” e ancora :”Certo c'è stata una grande buona volontà e disponibilità da parte dei due assessori presenti (Maran e Bisconti), ma sono state decine, forse centinaia, le domande che non hanno avuto tutte le risposte attese e, a volte, le risposte stesse sono state contraddittorie o confuse”.
Dei geni!
Questo vuol dire che non te ne importa nulla dei cittadini e dei disagi che andrai a creare e che sei lì e che dici le cose che dici solo per “passare una mano di vernice dorata su di una cacca: sempre cacca resta!”
Comunicazione:finta. Possibilità di partecipazione dei cittadini:negata. Tentativo di mitigazione dei disagi e disponibilità al dialogo:nulla.
E ora la chicca, il...
...Fatto 4. In zona Argonne e Susa veniamo informati che da gennaio partiranno i lavori di cantierizzazione dell'area (Pieghevole Informativo 1° semestre 2015 che comprende anche Indipendenza e Dateo) e il 24 di gennaio vengono recintati tutti i giardini da Argonne stessa sino a Susa(tranne che per un piccolo pezzo) chiudendo di fatto: la pista ciclabile, 2 aree cani, area gioco bambini, campo di calcetto adulti, verde pubblico. Poi? Poi un bel niente! A oggi (23 febbraio), non un operaio, non uno scavo, nulla, niente, nada! Quindi, per un mese intero, abbiamo subito disagi notevoli per...Nulla. Solo perché le imprese(e il Comune) hanno dovuto fare come i cani maschi e orinare in giro per marcare il territorio. Non è tollerabile. Non è tollerabile leggere(sempre sul famigerato opuscolo) “La viabilità esistente viene garantita in entrambe i sensi di marcia...”e due righe più sopra: “ Per la pista ciclabile è prevista la chiusura per il tratto interferente con il cantiere”. Ma perché, i ciclisti non fanno parte della “viabilità”? Sono sempre i poveri mentecatti che, inquinando di meno e occupando meno parcheggi, se la devono sempre prendere in quel posto? Ma stiamo scherzando? Ma dov'è il contenimento dei disagi? Ma qui c'è gente che ci vive, non è il gioco del Risiko dove metti il carrarmatino arancione e il territorio è tuo.
Caro Maran, cari amministratori, consorzio d'imprese: non avete capito nulla di come “si tratta” con il territorio, allora vi do due dritte (gratis, mica costano 4 milioni come la vostra comunicazione discutibile).
- Studiate un sistema per ridurre al
minimo i fastidi per la popolazione residente: recintate le aree solo
quando ce n'è bisogno, non mesi prima; ripulite con più frequenza
il quartiere, aprite e lasciate aperte le piste ciclabili, i ciclisti
sono stati tra vostri più fedeli sostenitori in campagna elettorale,
ricordatelo.
- Aprite nuove aree cani, quella che avete messo in opera in via Marescalchi è un insulto all'intelligenza (umana e canina)
- Fate partecipare la gente al progetto: organizzate visite ai cantieri(lo fanno in tutta Europa per le grandi opere), rendeteli trasparenti(con passerelle, ponteggi, info point che spieghino come si stanno svolgendo i lavori). Interagite con le scuola. Il bambino di una classe di seconda (7 anni) portato con i suoi compagni a visitare un tunnel in costruzione(con caschetto e DPI ad alta visibilità, lo fanno già) si ricorderà di quel momento sino a quando ne avrà 14, di anni, è prenderà quella metropolitana per la prima volta(la “sua” metropolitana, quella che ha visto costruire). In zona risiede uno dei più grandi rappresentanti di “arte pubblica” nel mondo (Orticanoodles - http://www.orticanoodles.com/) che progetta opere che vengono realizzate insieme ai cittadini. Cosa ci vuole a coinvolgerlo in un progetto di riqualificazione del muro che nasconde il cantiere di via Mezzofanti? Oppure in un “abbellimento temporaneo” delle recinzioni dei cantieri stessi? Cosa ci vuole a tentare?
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Coi vuole impegno, rispetto per i cittadini, uno sforzo di immaginazione, considerazione, umiltà.
Vi lascio con un saluto e le parole profetiche dell' Arch. Gianni Dapri( sempre da un articolo di Z3xMi – ottobre 2013 - )
“... E allora si tratta di capire se si sta generando una nuova qualità urbana e ambientale oppure no. E lo si può fare solo se si ha un'idea di città e se si ha ben chiaro da dove partiamo e dove vogliamo arrivare”. Invece manca proprio un disegno complessivo del territorio e dunque si rischia di perdere una grande occasione di riqualificazione”.
Dapri è arrivato a dire che il progetto “rischia di scatenare una Val Susa”.
Per evitarlo bisogna pensare che non si tratta semplicemente di un manufatto tecnico.
Foto di Ghepas tratta da urbanfilemilano.blogspot.it