Ecopass: sul borsino e sulle agevolazioni
(Luciana Guidotti)31/10/2011
«Dal gennaio 2012 a Milano verrà avviata la congestion
charge, come richiesto dal primo dei cinque quesiti referendari sull'ambiente
votati a giugno. Il provvedimento recepisce sostanzialmente il nucleo centrale
della proposta che prevede tariffa semplificata e applicazione del pedaggio a tutti
i veicoli, qualunque sia la classe ambientale di appartenenza (Euro), con la
sola eccezione di ibridi ed elettrici. Inizialmente la tariffazione continuerà
a riguardare la sola area dei Bastioni e, con gli introiti derivanti, si dovrà
iniziare subito a costruire la “fase-2” prevista dal referendum, ovvero:
pedonalizzare le aree centrali e contestualmente potenziare la rete del sistema
di trasporto pubblico all’esterno della zona Bastioni per ampliare la
dimensione dell’area urbana protetta soggetta a pedaggio.
Non saremmo mai arrivati a questo punto senza i referendum:
la grande mobilitazione e l’eccezionale partecipazione popolare al voto rappresenta una domanda di cambiamento
trasversale e quindi un punto di non ritorno nel cammino che abbiamo intrapreso
per cambiare radicalmente la qualità ambientale nella nostra città.
Ora però non dobbiamo fermarci. Perché proprio in vista
dell’imminenza di questa novità, stanno proseguendo importanti trattative per
definire alcuni aspetti del provvedimento, forse meno noti ma assolutamente
fondamentali per garantire efficacia alla misura e un effettivo cambiamento e
miglioramento della qualità ambientale urbana.
Ne cito due.
Il primo tema riguarda la destinazione dei
fondi incamerati con il pedaggio. Bisogna creare una sorta di fondo vincolato, un “borsino
Ecopass” da pubblicare sul sito del Comune, aggiornato in tempo reale: da un
lato le somme progressivamente incamerate dal pedaggio, dall’altro la loro
destinazione (al netto dei costi di gestione del sistema) per acquisto di
bus/tram/treni e per la realizzazione di itinerari ciclabili e corsie
riservate. È un aspetto fondamentale: il cittadino deve essere informato di
quali sono i benefici del pedaggio, di come verranno impiegati i soldi
pubblici. Che non devono servire per “fare cassa”, ma per tutelare la
salute dei cittadini migliorando la qualità ambientale urbana. Questione di
trasparenza e di corretta comunicazione pubblica. La proposta era stata
accettata, ma mai realizzata dalla Giunta Moratti: ancora oggi, le somme
incamerate con Ecopass finiscono nel grande calderone indistinto del bilancio
comunale. E poi salta fuori che non ci sono i soldi per potenziare il
bike-sharing, o per mantenere il servizio di Scuolabus...
Il secondo tema riguarda le agevolazioni per i veicoli
commerciali. Esistono due possibili strade: vincolare eventuali agevolazioni al
rispetto di rigide finestre orarie (“se circoli con il tuo mezzo pesante al di
fuori degli orari di punta, ad es. fra le 10 e le 16, fai una cosa intelligente
e ti premio applicando in quella fascia oraria una tariffa ridotta”), oppure
elargire abbonamenti a prezzi scontati.
Sono due misure radicalmente diverse:
la prima serve a governare la mobilità urbana migliorandola (ti agevolo solo se
riduci il congestionamento), la seconda serve solo a fare cassa (incamero
subito i soldi degli ingressi a prezzo ridotto, e i mezzi pesanti sono liberi
di circolare quando vogliono)». (Enrico Fedrighini, 19 ottobre 2011)