Famiglie rom - dalle baracche sul Lambro alla casa

In questi giorni in cui tutti i media continuano a parlare di ROM e di emergenza, pubblichiamo questa lettera ricevuta da Stefano Pasta, che ridà una dimensione umana e non mediatica a un problemi in cui delle persone soffrono e lottano per la sopravvivenza. ()
Casa Samira   Lambro
Carissimi amici,
vorremmo aggiornarvi circa il cammino che insieme agli amici rom e grazie al vostro aiuto stiamo facendo ormai da anni.

Le famiglie che affianchiamo aumentano, piano ma continuamente; ci ripromettiamo spesso di non allargare i confini di questa sorta di grande famiglia, ma davanti a necessità di sopravvivenza si finisce per rimanere comunque coinvolti.

Le situazioni però sono diverse. Delle famiglie che accompagniamo da molto tempo solo poche ormai vivono in baracca; per tutte le altre il traguardo della casa è diventato reale, pur con tutta la fatica che comporta sostenere le spese di un alloggio avendo lavori molto precari e molto poco remunerativi. Grazie anche al vostro aiuto si riesce a “calmierare” gli affitti, che non sono mai regalati, ma sostenuti valutando di caso in caso la situazione lavorativa della singola famiglia.

Possiamo anche darvi una bellissima notizia e, intanto, chiedervi un ulteriore aiuto: per altre due famiglie sta per concretizzarsi il desiderio di andare a vivere in casa Si tratta di genitori giovani con due bambini per famiglia che frequentano la scuola materna o elementare, e per loro si sta per avverare il sogno di lasciarsi la baraccopoli alle spalle per sempre. Dovranno farsi carico insieme a noi della ristrutturazione degli alloggi, almeno per quanto riguarda la messa a norma degli impianti, e per questa spese, che comunque cercheremo di contenere al massimo, speriamo tanto nel vostro come sempre generoso e allegro aiuto.

In questi giorni, specialmente sabato 15 novembre, le esondazioni del Lambro hanno travolto le baracche di alcune "nostre" famiglie, tra cui quelle che si apprestano al passaggio in casa.

Lo definiamo “allegro” perché spesso i vostri contributi sono accompagnati da parole di incoraggiamento, di fiducia, di speranza, che ci danno una carica in più ma ci aiutano anche a immaginarvi come persone contente di partecipare a un progetto condividendolo con serenità e simpatia. Vi immaginiamo sorridenti nel momento in cui ci date una mano. Dove le parole non ci sono, c’è comunque il segno di una vicinanza che ci fa davvero dire che camminare insieme è possibile e bellissimo.

Delle famiglie che da tempo sono in casa, possiamo confermare la positività di un cammino che permette loro di essere trattate con rispetto, di interagire con dignità con il mondo milanese, di mandare i figli a scuola sempre più uguali ai compagni italiani.

Le famiglie conosciute più di recente sono invece in situazioni gravi, di grandissima povertà e distanza da tutto: scuola, persone italiane, istituzioni… con ognuna di loro si riprende daccapo il percorso lungo e non facile del tamponamento delle emergenze, dell’avviamento dei percorsi scolastici, della tutela anche solo parziale della salute, e così via. Però anche le famiglie di cui oggi vi raccontiamo storie incoraggianti e ben riuscite all’inizio erano così, è capitato che loro stessi, vedendo dei connazionali evidentemente in cattive acque, dicessero: “anche noi una volta eravamo come loro”. Queste parole ci hanno fatto riflettere e ci fanno capire che la strada intrapresa è quella giusta.


Per chi volesse aiutare queste due famiglie a passare dalla baracca in casa, può farlo con un bonifico a Comunità di Sant'Egidio Milano onlus, IBAN:IT 42 F 02008 01628 000100909828, causale: rom - Casa (è importante precisare la causale).Per facilitarci la contabilità, è utile poi mandarci una mail a questo indirizzo comunicando il versamento.

I versamenti sono deducibili fiscalmente.
 
Vi chiediamo anche di far girare questa email tra amici e conoscenti.

Si avvicina il Natale, ne approfittiamo per porgere a tutti voi un augurio di pace, e che la serenità vi possa accompagnare sempre.


Un caro saluto da
Stefano Pasta - Comunità di Sant'Egidio Milano onlus
Flaviana Robbiati, Assunta Vincenti - "mamme e maestre di Rubattino"

 

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