Luoghi di culto. Canoni determinati secondo i criteri vigenti
Gli assegnatari dovranno sostenere
lavori per centinaia di migliaia euro: solo l’abbattimento del Palasharp
costerà 700.000 euro
(CS Comune di Milano)19/11/2014
(CS Comune di Milano)19/11/2014
I canoni
d’uso annui delle aree individuate per la realizzazione di nuovi luoghi
di culto (circa 7.600 euro per l'area Marignano; circa 10.000 euro per
Sant’Elia; circa 25.000 euro per l'edificio di via Esterle) resi noti
oggi durante la Commissione Urbanistica sono stati ricavati attraverso
una formula che prende in considerazione il valore dell’area determinato
dalla sua ampiezza, dal suo valore al metro quadro secondo i criteri vigenti,
dal suo tasso di redditività e dal numero degli anni di concessione stabiliti
dall’Amministrazione. I valori delle due aree e il canone dell’edificio
sono da intendersi abbattuti del 70% come nel caso delle concessioni ai
fini sociali e culturali, secondo quanto deciso dalla precedente Amministrazione
con delibera di Giunta n.1904 del 27 luglio 2008. Le aree saranno assegnate
con un meccanismo al rialzo che ritoccherà i valori di partenza.
I soggetti partecipanti al bando dovranno dimostrare, oltre a una adeguata capacità economico-finanziaria, una struttura organizzativa e gestionale idonea ad assicurare lo svolgimento di tutti gli interventi di riqualificazione degli immobili per svariate centinaia di migliaia di euro. Nello specifico, in via Esterle sarà richiesta la totale riqualificazione e la messa a norma dell’edificio abbandonato da 15 anni; in via Marignano l’area, che attualmente è in grave stato di degrado, dovrà essere completamente recuperata con particolare riferimento alla cura del verde. Infine, in via Sant’Elia gli assegnatari dovranno provvedere, oltre alla riqualificazione dell’area, anche all’abbattimento e smaltimento a proprie spese del manufatto del Palasharp. Tale operazione è stata quantificata a suo tempo in circa 700.000 euro.
Alla fine della concessione gli eventuali edifici costruiti diventeranno di proprietà comunale accrescendo il valore del patrimonio immobiliare dell’Amministrazione.
I soggetti partecipanti al bando dovranno dimostrare, oltre a una adeguata capacità economico-finanziaria, una struttura organizzativa e gestionale idonea ad assicurare lo svolgimento di tutti gli interventi di riqualificazione degli immobili per svariate centinaia di migliaia di euro. Nello specifico, in via Esterle sarà richiesta la totale riqualificazione e la messa a norma dell’edificio abbandonato da 15 anni; in via Marignano l’area, che attualmente è in grave stato di degrado, dovrà essere completamente recuperata con particolare riferimento alla cura del verde. Infine, in via Sant’Elia gli assegnatari dovranno provvedere, oltre alla riqualificazione dell’area, anche all’abbattimento e smaltimento a proprie spese del manufatto del Palasharp. Tale operazione è stata quantificata a suo tempo in circa 700.000 euro.
Alla fine della concessione gli eventuali edifici costruiti diventeranno di proprietà comunale accrescendo il valore del patrimonio immobiliare dell’Amministrazione.
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