Sindacati. Pisapia: “Il primo a essere deluso sono io”
“Il primo
a essere deluso sono io, non è stato un confronto ma un elenco di richieste,
alcune di queste irrealizzabili a causa delle condizioni di bilancio in
cui ci troviamo, che peraltro i sindacati conoscono benissimo, e da alcune
norme di legge."
(CS Comune di Milano)28/10/2014
"Alcune altre, invece, possono essere
oggetto di discussione e il dialogo proseguirà nella speranza che nella
Legge di Stabilità, non solo non ci siano nuovi tagli che ci vedrebbero
ulteriormente danneggiati, ma ci sia al contrario un aumento di quelle
risorse che io ho richiesto proprio per dare risposte a molte delle esigenze
poste dai rappresentanti dei lavoratori.
Fermo restando che il primo obiettivo della mia azione è il bene dell’intera città e adesso anche della Città Metropolitana.
Non credo, poi, sia accettabile trasformare un evento fondamentale per l’Italia, come è Expo, in un’occasione per minacciare iniziative che finirebbero per danneggiare gravemente non solo Milano ma l’intero Paese”.
Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia dopo l’incontro con le Organizzazioni Sindacali e i rappresentanti Rsu del Comune di Milano, nel quale ha ricordato come negli ultimi tre anni, nonostante le difficoltà di bilancio, il Comune abbia assunto - caso unico in Italia - oltre 900 persone a tempo indeterminato, sanando anche centinaia di casi di precariato storico.
Fermo restando che il primo obiettivo della mia azione è il bene dell’intera città e adesso anche della Città Metropolitana.
Non credo, poi, sia accettabile trasformare un evento fondamentale per l’Italia, come è Expo, in un’occasione per minacciare iniziative che finirebbero per danneggiare gravemente non solo Milano ma l’intero Paese”.
Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia dopo l’incontro con le Organizzazioni Sindacali e i rappresentanti Rsu del Comune di Milano, nel quale ha ricordato come negli ultimi tre anni, nonostante le difficoltà di bilancio, il Comune abbia assunto - caso unico in Italia - oltre 900 persone a tempo indeterminato, sanando anche centinaia di casi di precariato storico.