Sinigaglia. Ricollocati gli operatori: 112 scelgono la Ripa e 22 optano per Mario Pagano
La Fiera di Sinigaglia lascia a fine settembre
la sede dell'ex scalo ferroviario di Porta Genova (area di proprietà delle
Ferrovie dello Stato) e gli operatori traslocano lungo Ripa di Porta Ticinese
nella giornata di sabato e in piazzale Mario Pagano la domenica.
(CS Comune di Milano)23/07/2014
(CS Comune di Milano)23/07/2014
Dei 152 operatori ambulanti attivi nel mercato, 112 hanno presentato domanda
per dar vita al nuovo “Mercato di Ripa di porta Ticinese” nel tratto
compreso tra via Barsanti e via Paoli durante la giornata di sabato. Altri
22 operatori invece hanno optato per il trasferimento nel nuovo “Mercato
di Mario Pagano” che si terrà la domenica sull’area del parcheggio MM1
di via Mario Pagano. Sono invece 13 gli operatori che non hanno presentato
alcuna domanda per la ricollocazione in una delle due opportunità offerte
dall’Amministrazione comunale, mentre 5 ambulanti hanno visto decadere
la loro licenza per mancato pagamento dei canoni arretrati o per superamento
dei limiti delle assenze. Le assegnazioni dei posteggi, come previsto dai
bandi, avverranno entro la fine di questo mese.
Per poter accedere all’assegnazione dei nuovi spazi in Ripa di Porta Ticinese e Mario Pagano, gli operatori dovevano infatti dimostrare di essere in regola con gli adempimenti del Canone di Occupazione Suolo Pubblico. Su 152 operatori attivi presso la Fiera di Sinigaglia agli inizi di questa procedura, ben 44 sono risultati morosi con pagamenti in arretrato da un minimo di uno a un massimo di 5 anni, per un totale di oltre 135 mila euro di COSAP non versata. Ad oggi gli Uffici Comunali hanno già recuperato oltre 106 mila euro attraverso versamenti totali e impegni di rateizzazione degli importi dovuti.
Le graduatorie per l’assegnazione dei posteggi nei due nuovi mercati sperimentali saranno formulate dando precedenza agli operatori provenienti da Sinigaglia. In particolare per i posti liberi di piazza Mario Pagano, si terra conto delle domande degli ambulanti provenienti anche da altri mercati settimanali, seguendo un criterio di anzianità di iscrizione alla categoria.
La proposta dall’Amministrazione comunale rivolta agli operatori per scegliere tra Ripa Ticinese il sabato e Mario Pagano la domenica ha visto la presentazione di due distinti ricorsi al TAR (53 firmatari per il primo e 14 per il secondo) da parte di alcuni degli ambulanti del mercato Sinigaglia (tra i quali diversi morosi e due con licenza decaduta per morosità). Per uno di questi il TAR Lombardia si è espresso lo scorso 11 luglio scorso confermando la validità degli atti comunali e negando quindi la richiesta di sospensione presentata dagli ambulanti.
Per poter accedere all’assegnazione dei nuovi spazi in Ripa di Porta Ticinese e Mario Pagano, gli operatori dovevano infatti dimostrare di essere in regola con gli adempimenti del Canone di Occupazione Suolo Pubblico. Su 152 operatori attivi presso la Fiera di Sinigaglia agli inizi di questa procedura, ben 44 sono risultati morosi con pagamenti in arretrato da un minimo di uno a un massimo di 5 anni, per un totale di oltre 135 mila euro di COSAP non versata. Ad oggi gli Uffici Comunali hanno già recuperato oltre 106 mila euro attraverso versamenti totali e impegni di rateizzazione degli importi dovuti.
Le graduatorie per l’assegnazione dei posteggi nei due nuovi mercati sperimentali saranno formulate dando precedenza agli operatori provenienti da Sinigaglia. In particolare per i posti liberi di piazza Mario Pagano, si terra conto delle domande degli ambulanti provenienti anche da altri mercati settimanali, seguendo un criterio di anzianità di iscrizione alla categoria.
La proposta dall’Amministrazione comunale rivolta agli operatori per scegliere tra Ripa Ticinese il sabato e Mario Pagano la domenica ha visto la presentazione di due distinti ricorsi al TAR (53 firmatari per il primo e 14 per il secondo) da parte di alcuni degli ambulanti del mercato Sinigaglia (tra i quali diversi morosi e due con licenza decaduta per morosità). Per uno di questi il TAR Lombardia si è espresso lo scorso 11 luglio scorso confermando la validità degli atti comunali e negando quindi la richiesta di sospensione presentata dagli ambulanti.
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