L'orto in cascina. IL POMODORO

Ce ne sono tante varietà e quasi tutte molto gustose. Questo il suo nome scientifico: Lycopersicon esculentum-Solanum lycopersicum-Solana.

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Preparando la spirale sinergica, ho trovato ben due piantine spuntate da sole da qualche seme dell'anno precedente, le ho trapiantate su un lato dell'orto, accanto alla rete che farà da tutore e vicine ad alcune piante d'ortica che le aiuteranno a restare in miglior salute. Non saprei dire di quale varietà siano, spero proprio che sia cigliegino o datterino, perché sono meno acidi e maturano uniformemente, quindi sono concessi, in moderate quantità, nella dieta di Cascina Rosa. 

La pianta può raggiungere anche i due metri d'altezza e i frutti a bacca con buccia generalmente rossa, sono sia visivamente che gustativamente molto graditi, pratici da raccogliere e da preparare; anche la coltivazione non presenta grandi difficoltà, pur essendoci tanti parassiti in agguato e malattie fungine come la peronospora che attaccano anche la patata e la vite. Il trattamento più utilizzato è il solfato di rame che è un toccasana  nel giardino, perché si può spruzzare sulle rose contro la ruggine.

Anche il pomodoro è originario dell'America e attualmente è coltivato in tutte le regioni a clima temperato. Il suo uso culinario è talmente diffuso che non mi sembra il caso di parlarne, visto che non è proprio un toccasana per la salute, anche se è diventato il simbolo della cucina italiana. Bisogna evitare però di mangiare pomodori crudi in inverno o utilizzare per le insalate quelli non maturi, perché sono molto ricchi di solanina che è un alcaloide tossico per il sistema nervoso (contenuto anche nelle patate, nei peperoni e nelle melanzane), che sembra anche implicato nella genesi delle infiammazioni degenerative articolari. Posso invece ricordare il suo impiego per uso esterno come coadiuvante per pelli con eccessiva secrezione sebacea in forma di lozioni, maschere e impacchi anche per il cuoio capelluto.

Vi chiederete perché la voluta vicinanza con l'ortica: proprio per tenere lontani gli afidi e altri insetti; vi posso suggerire, a questo scopo, di coltivare un po' di ortica per preparare il macerato che, oltre ad allontanare gli insetti, rinforza le piante. Mettete un chilo di ortica fresca , sminuzzata in un litro d'acqua in un contenitore non di metallo, mescolate e lasciate fermentare 12 ore e lo usate tal quale. Dopo 4 giorni lo diluite 1:20.





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