Il comune chiede e ottiene la rimozione manifesti che offendono la dignità delle donne.
La decisione del giurì e il comportamento della società sono la migliore risposta alle polemiche.
(CS Comune di Milano)17/06/2014
Dopo la segnalazione del Comune di Milano, il Comitato di Controllo dello Iap-Istituto Autodisciplina pubblicitaria è intervenuto con un provvedimento di ‘ingiunzione di desistenza’ nei confronti del messaggio pubblicitario comparso nei giorni scorsi su tram e autobus di Milano.
Lo Iap, infatti, ha ritenuto tale messaggio ‘in contrasto con l’art. 10 - Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona - del Codice di Autodisciplina della Comunicazione commerciale, stante la mercificazione del corpo femminile e la conseguente lesione della dignità della persona”. Lo rende noto il Comune di Milano.
«Il provvedimento del Giurì dimostra che la nostra segnalazione era fondata e che quella pubblicità ‘sfrutta’ per fini commerciali il corpo delle donne offendendo la dignità delle persone - hanno dichiarato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e la Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità Francesca Zajczyk. Ringraziamo lo Iap e accogliamo con favore il comportamento della società, che si è subito scusata comunicando la volontà di sospendere la campagna pubblicitaria. La decisione del Giurì e quella della società sono la migliore risposta alle polemiche di queste ore».
Lo Iap, infatti, ha ritenuto tale messaggio ‘in contrasto con l’art. 10 - Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona - del Codice di Autodisciplina della Comunicazione commerciale, stante la mercificazione del corpo femminile e la conseguente lesione della dignità della persona”. Lo rende noto il Comune di Milano.
«Il provvedimento del Giurì dimostra che la nostra segnalazione era fondata e che quella pubblicità ‘sfrutta’ per fini commerciali il corpo delle donne offendendo la dignità delle persone - hanno dichiarato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e la Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità Francesca Zajczyk. Ringraziamo lo Iap e accogliamo con favore il comportamento della società, che si è subito scusata comunicando la volontà di sospendere la campagna pubblicitaria. La decisione del Giurì e quella della società sono la migliore risposta alle polemiche di queste ore».