Partita una Class Action per il rimborso dei buoni scuola
A seguito della
sentenza del TAR dello scorso gennaio, che ha riconosciuto legittima
la richiesta del sussidio regionale avanzata dalle famiglie degli studenti delle scuole
pubbliche, l'Associazione NONUNODIMENO e il sindacato scuola della
CGIL promuovono una campagna per far avere il contributo regionale
anche a coloro che ne sono stati sinora esclusi. Come fare per ottenere il rimborso.
(PAOLO BURGIO)17/06/2014
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Dopo una lunga
battaglia per eliminare le discriminazioni introdotte sin dal 2001 a
favore delle scuole private con l'istituzione dei cosidetti Buoni
Scuola, cosa di cui l'ex-presidente Formigoni si è fatto vanto sino
a ieri, il TAR con la sentenza no.
00859 del 28 gennaio 2014 ha riconosciuto che la regione Lombardia ha
discriminato ingiustamente la scuola pubblica a favore di quella
privata, riconoscendo il diritto di tutti a ottenere i sussidi regionali allo
studio. E' stata una battaglia guidata in prima linea dall'Associazione NONUNODIMENO e dal suo tenace presidente Giansandro Barzaghi. Ben pochi cenno sono stati fatti dai mezzi di informazione pubblica su questa sentenza, che annulla in parte le disparità di trattamento volute dalla precedente giunta e confermate da quella attuale. Va reso il merito a tutti coloro che si sono prodigati per questo riconoscimento, di fronte all'indifferenza delle forze politiche di opposizione presenti in Consiglio Regionale, fatta eccezione, bisogna dirlo, del M5S. L'assessorato regionale non ha ritenuto
comunque opportuno prendere alcun provvedimento a seguito della
sentenza per reintegrare di fatto il diritto sancito dal TAR.
L'associazione NONUNODIMENO e FLC CGIL hanno lanciato quindi un
appello rivolto alle famiglie che hanno fatto richiesta di sostegno
al reddito per il 2013/2014, a cui spetterebbe il rimborso, se hanno
figli iscritti alle scuole pubbliche, e avviato una sorta di Class Action per permetter loro di recuperarlo. Si tratta di importi variabili da 340
a 670 euro (vedi la tabella sotto riportata) a seconda delle fasce di reddito, e di circa 200.000 famiglie in Lombardia che potrebbero richiederlo. Dal 16 giugno
sono stati attivati su tutto il territorio regionale appositi
sportelli presso le sedi delle Camere del Lavoro, dove si
potranno ottenere informazioni e aiuto per la compilazione delle
istanze di rimborso da presentare alla Regione, corredate
da certificazione ISEE e dalla documentazione comprovante il
contributo di sostegno al reddito ricevuto lo scorso anno.
TABELLA PER OTTENERE LA DIFFERENZA SPETTANTE IN BASE ALLA FASCIA DI REDDITO DI APPARTENENZA |
|||
FASCIA REDDITO ISEE |
SCUOLA PRIMARIA |
SCUOLA SECONDARIA DI I° |
SCUOLA SECONDARIA DI II° |
da 0 a 5.000 € |
440 euro |
560 euro |
660 euro |
da 5.001 a 8.000 € |
410 euro |
550 euro |
670 euro |
da 8.001 a12.000 € |
380 euro |
530 euro |
670 euro |
da12.001 a 15.458 € |
340 euro |
510 euro |
660 euro |