Enrico Nöe (Iglau, Moravia 1835-Vienna 1914)

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Stenografo tedesco, con un secondo nome che suona Carlo. Avendo studiato a Padova apprese talmente bene la lingua italiana da diventarne insegnante a Trieste dove Wikipedia lo fa anche morire, sempre nel 1914 però.

Scrisse nel 1863 un manuale di stenografia mutuato da Franz Xaver Gabelsberger, calligrafo tedesco, inventore della stenografia moderna.

La stenografia, che ebbe larga diffusione negli uffici di tutto il mondo per accelerare la trascrizione di resoconti orali, è ormai in abbondante disuso, persino il nostro Parlamento l’ha dismessa nel 2000. Curiosità: dalla nostre parti il cognome viene accentato sulla e finale forse perché si pensa che si tratti del biblico inventore dell’enologia mentre la dieresi sulla o fa sì che si debba trascinare la o stessa e, naturalmente, non accentare la vocale finale.

Nelle vicinanze di Iglau (Jihlava), che oggi si trova nella Repubblica Ceca, è nato Gustav Mahler. Scusate se è poco.


Via Enrico Nöe si profila, con qualche tortuosità e attraversando un paio di piazze, tra viale Abruzzi e piazzale Piola


(Massimo Cecconi)


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