Lavoro. Domanda e offerta si incontrano sul web

Allo spazio Mubeio, in via Maiocchi 22, è stata presentata domenica 23 febbraio una nuova piattaforma web per mettere in contatto chi cerca un servizio e chi è disponibile a svolgerlo, una sorta di bacheca on line disponibile a tutti. ()
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SolverCity, questo il nome del sito web al quale rivolgersi per pubblicare la proprie richieste di qualsiasi tipo, dalle più solite, ad esempio una baby sitter o un aiuto per la spesa, a quelle meno convenzionali, un istruttore di skateboard di madre lingua inglese. Non è una banca del tempo, ossia non si richiede un servizio in cambio di un altro servizio (tu mi aggiusti la lavatrice e io ti porto a scuola i bambini quando tu non puoi), ma un sito per far incontrare la domanda e l'offerta. L'intento è quello di mettere a disposizione dell'utente, sia esso il richiedente o il fornitore del servizio (solver nella terminologia del sito) un ampio data base in cui specificare con chiarezza e in ogni dettaglio la natura del servizio e il corrispettivo offerto. Il solver risponderà accettando o rilanciando per chiedere un compenso diverso, che può essere accettato o rifiutato, ponendo così fine alla transazione. Il compenso pattuito è concordato in anticipo e si paga direttamente il fornitore senza intermediazioni da parte del sito, il cui utilizzo è attualmente gratuito.

Quali i vantaggi? La possibilità di richiedere un servizio con un minimo di garanzie sulla qualità della prestazione, poiché è previsto che si faccia una segnalazione se non si è rimasti soddisfatti e coloro che sono stati ripetutamente segnalati come inadeguati o inadempienti non vengono più inseriti nel data base. Poi la trasparenza della transazione, non sono ammessi pagamenti in nero e nel prezzo devono essere compresi i contributi previdenziali utilizzando ad esempio i “voucher” o buoni lavoro INPS, come previsto dalle recenti norme per regolamentare le prestazioni di lavoro occasionale. Segnaliamo che l'incidenza dei contributi è del 25 %, per cui una prestazione da 7,50 euro (la paga minima oraria prevista per il lavoro accessorio, escluso quello prestato in agricoltura, soggetto a norme separate) comporta il pagamento di un buono lavoro di 10 euro. Ben venga quindi un sistema che consenta di dare maggiori garanzie formali sia al fornitore che all'utilizzatore del servizi occasionali.

I promotori del sito si aspettano comunque che possa venir utilizzato anche per richiedere prestazioni di natura professionale, per avviare attività autonome anche tramite una piattaforma di questo tipo. Si moltiplicano oggi le iniziative per favorire l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, sia per nuova iniziative imprenditoriali, sia per iniziare una libera professione e SolverCity potrebbe fornire un'occasione in più. Da una recente indagine è emerso che è assolutamente ingiusto dare dei “bamboccioni” ai giovani, ma che occorre riconoscere che si danno molto da fare per creare opportunità di lavoro in un contesto sociale così difficile come quello attuale, anche questa piattaforma in fondo lo dimostra. Buon lavoro!


Paolo Burgio
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