Lavoro. Comune, preoccupazione per il licenziamento dei lavoratori dell’Alfa di Arese
Tajani: “Necessario il ricorso
alla cassa integrazione in deroga, per evitare il licenziamento e individuare
nuove opportunità per i lavoratori”
(CS Comune di Milano)06/12/2013
(CS Comune di Milano)06/12/2013
Milano,
sostiene i lavoratori dell’Alfa Romeo di Arese nella richiesta di casa
integrazione in deroga per i dipendenti dello storico stabilimento. Si
è svolto questa mattina a Palazzo Marino l’incontro tra la delegazione
della RSU Fiom Alfa Romeo e l’assessore alle Politiche per il Lavoro,
Sviluppo economico Cristina Tajani in rappresentanza della Giunta e il
Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo.
“Come Amministrazione, siamo vicini alle esigenze dei lavoratori e faremo quanto possibile per sostenere la loro richiesta di rinnovo della cassa integrazione in deroga”, dichiara l’assessore Cristina Tajani. “Al momento – prosegue Tajani - il ricorso alla cassa è l’unico provvedimento capace di evitare il licenziamento di oltre 60 lavoratori, permettendo l’individuazione di strumenti alternativi a tutela dell’occupazione. Strumenti che consentirebbero la ricollocazione del personale in altre realtà produttive del gruppo Fiat presenti in zona come gli stabilimenti Magneti Marelli di Corbetta o il futuro museo Alfa Romeo”.
“Nei prossimi giorni - conclude l’assessore Tajani – dialogheremo con Regione Lombardia affinché si possano individuare sinergie possibili a tutela dei lavoratori. Al contempo, confidiamo che Fiat possa formalmente avanzare la richiesta di cassa integrazione”.
“Come Amministrazione, siamo vicini alle esigenze dei lavoratori e faremo quanto possibile per sostenere la loro richiesta di rinnovo della cassa integrazione in deroga”, dichiara l’assessore Cristina Tajani. “Al momento – prosegue Tajani - il ricorso alla cassa è l’unico provvedimento capace di evitare il licenziamento di oltre 60 lavoratori, permettendo l’individuazione di strumenti alternativi a tutela dell’occupazione. Strumenti che consentirebbero la ricollocazione del personale in altre realtà produttive del gruppo Fiat presenti in zona come gli stabilimenti Magneti Marelli di Corbetta o il futuro museo Alfa Romeo”.
“Nei prossimi giorni - conclude l’assessore Tajani – dialogheremo con Regione Lombardia affinché si possano individuare sinergie possibili a tutela dei lavoratori. Al contempo, confidiamo che Fiat possa formalmente avanzare la richiesta di cassa integrazione”.