In Zona 3 cominciamo da corso Buenos Aires
Si tratta in pratica di una mediazione tra posizioni non molto favorevoli alla proposta, nella sua dimensione politica più ambiziosa, interne anche alla maggioranza (eppure è un obiettivo del programma di coalizione, impegno verso i cittadini). Vi è, temo, una certa perplessità anche da parte della Giunta.
Una mediazione è una mediazione, però a me questa non piace troppo e spiego perché: l’introduzione dell'Area C riduce positivamente il traffico in centro, che tende però ad aumentare nelle altre zone. Dunque l'Area C andrebbe concepita come un primo passo, da estendere ad altre aree per ridurre progressivamente il traffico in tutta la città.
Nella nostra zona andrebbe dunque chiuso Corso Buenos Aires, iniziando dalle domeniche - tutte: sarebbe un primo passo (oltre che un atto simbolico) verso la costruzione di piste ciclabili, verso l’istituzione di vie e aree pedonalizzate e altre misure che riducano il traffico. La chiusura, anzi, dovrebbe esser contestuale alla definizione dei criteri ispiratori di un progetto ambientalista: "meno traffico in Zona 3". La riduzione del traffico, con la chiusura domenicale, consentirebbe anche di promuovere iniziative culturali e socializzanti, importantissime (l'ho sempre proposto e pensato).
A questo punto, si pongono numerose questioni:
- la chiusura ha o meno un rapporto con il progetto Area C? (Questo è il punto).
- Solo una domenica al mese? Deliberata quando? Dalla Giunta? Direi di no. La motivazione della sperimentazione sta lì, nella delibera, tanto per prender tempo. E perderne, di tempo…
- Cosa c'è da sperimentare? Se si chiude la via al traffico, qualche beneficio c’è. Nei cinque anni passati, Corso Buenos Aires fu chiuso la domenica circa 10 volte all'anno. Negli ultime 6 mesi, solo una, sempre e solo su richiesta e con gestione dei commercianti, che sono contrari alla gestione pubblica che, di fatto, restituisce la via ai cittadini. Occorre maggiore attenzione da parte di tutti e una pressione maggiore dell’opinione pubblica.
Vanno perciò assunte iniziative rivolte alla popolazione, che neppure è informata, per evitare che passi la linea che auspica che la proposta - piano, piano, piano - cada nel dimenticatoio.
Non tutto può essere fatto in Consiglio. La mediazione, visto che c'è, andrà comunque gestita, orientandola agli obiettivi e ai tempi, del programma di coalizione.
E, certamente, come Comitato x Milano di Zona 3 dobbiamo prepararci a progettare iniziative, vivaci, ricche di invenzioni e cultura, e senso del buon vivere e divertenti, magari coinvolgendo associazioni, cittadini e bambini. Ricordo la bella proposta di un concorso nelle scuole. Ci sarà un tavolo, credo, con tutti, o quasi, e dovremo esserci. Con qualche bella idea. Se ne sente il bisogno.