L'antifascismo in zona 3, dalla Liberazione a oggi
Una serata commemorativa al CdZ3, per testimoniare l’antifascismo nel nostro quartiere, un tempo industriale e ora quasi totalmente residenziale e commerciale, che nel 1943 è stato protagonista dei primi scioperi, pagati con lutti e deportazioni, in prima fila l’Innocenti, oggi Innse.
(l.g.)26/04/2013
(l.g.)26/04/2013
Da qualche anno, il 29 aprile - anniversario della morte del militante del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli - è diventato il pretesto per inscenare vere parate nazifasciste nelle vie di Città Studi.
Si tratta di uno spettacolo inquietante, fatto di saluti romani, croci celtiche ed esaltazioni di criminali fascisti come Carlo Borsani (teorico fascista della difesa della razza).
Scene che Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, non può più sopportare, come ha avuto modo di sottolineare la RAM - Rete Antifascista Milanese in una lettera alle autorità cittadine, ritenendo che «un conto è il ricordo dei morti, un altro è dar luogo a lugubri manifestazioni nazifasciste che non solo offendono Milano, ma costituiscono, attraverso l’evidente apologia, una palese violazione di legge».
Per contrastare quello spirito e quei cortei, la RAM invita dunque i cittadini a raccogliere scritti, racconti e memorie dalla Liberazione ai nostri giorni per dar vita, il 29 aprile, a un incontro pubblico capace di testimoniare le radici antifasciste del quartiere.
L'iniziativa si svolge nella sala consiliare del Consiglio di Zona 3 che, negli anni di governo del centro destra, ha sostenuto apertamente le parate. Quest’anno, invece, il CdZ3 ha votato una mozione in cui chiede di vietare i cortei che violano i principi costituzionali e offendono la memoria di quanti che hanno sacrificato la propria vita per fare dell'Italia un Paese libero e democratico.
Alla serata interverranno tra gli altri Roberto Cenati, Graziano Gorla, Libero Traversa, Paolo Finzi, Delegazione operai Innse, Fabrizio Draghi, Associazione familiari e amici Fausto e Iaio. Interventi musicali di Alessio Lega.
Si tratta di uno spettacolo inquietante, fatto di saluti romani, croci celtiche ed esaltazioni di criminali fascisti come Carlo Borsani (teorico fascista della difesa della razza).
Scene che Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, non può più sopportare, come ha avuto modo di sottolineare la RAM - Rete Antifascista Milanese in una lettera alle autorità cittadine, ritenendo che «un conto è il ricordo dei morti, un altro è dar luogo a lugubri manifestazioni nazifasciste che non solo offendono Milano, ma costituiscono, attraverso l’evidente apologia, una palese violazione di legge».
Per contrastare quello spirito e quei cortei, la RAM invita dunque i cittadini a raccogliere scritti, racconti e memorie dalla Liberazione ai nostri giorni per dar vita, il 29 aprile, a un incontro pubblico capace di testimoniare le radici antifasciste del quartiere.
L'iniziativa si svolge nella sala consiliare del Consiglio di Zona 3 che, negli anni di governo del centro destra, ha sostenuto apertamente le parate. Quest’anno, invece, il CdZ3 ha votato una mozione in cui chiede di vietare i cortei che violano i principi costituzionali e offendono la memoria di quanti che hanno sacrificato la propria vita per fare dell'Italia un Paese libero e democratico.
Alla serata interverranno tra gli altri Roberto Cenati, Graziano Gorla, Libero Traversa, Paolo Finzi, Delegazione operai Innse, Fabrizio Draghi, Associazione familiari e amici Fausto e Iaio. Interventi musicali di Alessio Lega.
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