Crisi. Il 5 x mille ai progetti dei milanesi per bambini e adolescenti con disabilità
Assessore Majorino. “Una campagna
informativa per invitare i cittadini a sostenere le iniziative del Comune”
(CS Comune di Milano)20/04/2013
(CS Comune di Milano)20/04/2013
Destinare
il 5 per mille dei propri redditi al Comune di Milano per realizzare interventi
in favore di bambini e adolescenti con disabilità. Nei prossimi giorni
partirà una campagna di sensibilizzazione e orientamento dell’Amministrazione,
per invitare i cittadini a sostenere i progetti del Comune attraverso la
possibilità - già prevista nei modelli di contribuzione – di destinare
all’Ente locale una parte dei propri redditi.
In base alle linee guida dell’iniziativa approvate ieri dalla Giunta, l’Amministrazione comunicherà annualmente ai contribuenti l’importo raccolto e i progetti finanziati. Oltre a richiamare l’attenzione sulla possibilità (già esistente) di destinare il 5 per mille dell’Irpef ad “attività di tipo sociale”, il Comune sottolineerà la necessità di sostenere anche le associazioni di volontariato locale e le organizzazioni senza fini di lucro, in particolare le piccole realtà radicate sul territorio. L’Amministrazione proporrà anche una consultazione per definire per i prossimi anni le priorità fra le aree di intervento cui destinare il 5 per mille, indicando che non si tratta di un contributo aggiuntivo alla propria dichiarazione, ma della possibilità - già prevista nei modelli di contribuzione - di destinare all’Ente locale anziché allo Stato una parte dei propri redditi.
“L’appello che rivolgiamo ai milanesi di destinare il 5 per mille dell’Irpef ad attività sociali – spiega Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali – nasce dalla volontà di coinvolgere i cittadini in operazioni di solidarietà sempre più necessarie al sostegno di persone e famiglie in condizioni di disagio e a rischio di emarginazione sociale”.
“Milano come altri Comuni – aggiunge l’assessore Majorino – si trova a fronteggiare non solo una pesante crisi economica, ma anche una cospicua diminuzione dei finanziamenti statali e regionali destinati alle politiche sociali. Per superare questa situazione è necessario il contributo di tutti, dalla sinergia tra pubblico e privato alla partecipazione attiva dei cittadini, che in più occasioni ci hanno già dimostrato la voglia di aiutare concretamente chi ha meno e si trova in difficoltà”.
In questa direzione la Giunta ha approvato ieri l’avvio della procedura per la ricerca di privati e imprese interessati a sviluppare con il Comune forme di partecipazione e collaborazione finalizzate al finanziamento di progetti e attività nell’ambito delle politiche sociali, attraverso la messa in rete dei progetti e dei singoli interventi. In particolare, la creazione di Sportelli di accesso sociale unici (Punti sociali), di un Pronto intervento di soccorso sociale, lo sviluppo dell’Immigration Center, la promozione dei servizi domiciliari e residenziali (per minori e anziani), la realizzazione di un servizio psicologico a costi ridotti (psicologo sostenibile), il recupero di appartamenti per persone in condizioni di fragilità e l’apertura di spazi di prossimità presso i caseggiati di edilizia popolare nelle periferie.
“Attueremo una ancora più stretta collaborazione tra pubblico e privato – conferma Majorino – utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione, per non lasciare solo chi ha bisogno”.
In base alle linee guida dell’iniziativa approvate ieri dalla Giunta, l’Amministrazione comunicherà annualmente ai contribuenti l’importo raccolto e i progetti finanziati. Oltre a richiamare l’attenzione sulla possibilità (già esistente) di destinare il 5 per mille dell’Irpef ad “attività di tipo sociale”, il Comune sottolineerà la necessità di sostenere anche le associazioni di volontariato locale e le organizzazioni senza fini di lucro, in particolare le piccole realtà radicate sul territorio. L’Amministrazione proporrà anche una consultazione per definire per i prossimi anni le priorità fra le aree di intervento cui destinare il 5 per mille, indicando che non si tratta di un contributo aggiuntivo alla propria dichiarazione, ma della possibilità - già prevista nei modelli di contribuzione - di destinare all’Ente locale anziché allo Stato una parte dei propri redditi.
“L’appello che rivolgiamo ai milanesi di destinare il 5 per mille dell’Irpef ad attività sociali – spiega Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali – nasce dalla volontà di coinvolgere i cittadini in operazioni di solidarietà sempre più necessarie al sostegno di persone e famiglie in condizioni di disagio e a rischio di emarginazione sociale”.
“Milano come altri Comuni – aggiunge l’assessore Majorino – si trova a fronteggiare non solo una pesante crisi economica, ma anche una cospicua diminuzione dei finanziamenti statali e regionali destinati alle politiche sociali. Per superare questa situazione è necessario il contributo di tutti, dalla sinergia tra pubblico e privato alla partecipazione attiva dei cittadini, che in più occasioni ci hanno già dimostrato la voglia di aiutare concretamente chi ha meno e si trova in difficoltà”.
In questa direzione la Giunta ha approvato ieri l’avvio della procedura per la ricerca di privati e imprese interessati a sviluppare con il Comune forme di partecipazione e collaborazione finalizzate al finanziamento di progetti e attività nell’ambito delle politiche sociali, attraverso la messa in rete dei progetti e dei singoli interventi. In particolare, la creazione di Sportelli di accesso sociale unici (Punti sociali), di un Pronto intervento di soccorso sociale, lo sviluppo dell’Immigration Center, la promozione dei servizi domiciliari e residenziali (per minori e anziani), la realizzazione di un servizio psicologico a costi ridotti (psicologo sostenibile), il recupero di appartamenti per persone in condizioni di fragilità e l’apertura di spazi di prossimità presso i caseggiati di edilizia popolare nelle periferie.
“Attueremo una ancora più stretta collaborazione tra pubblico e privato – conferma Majorino – utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione, per non lasciare solo chi ha bisogno”.