Intitolazioni. Comune, una nuova targa per ricordare Gobetti
Dopo oltre mezzo secolo saranno
corretti il nome di battesimo e la data di nascita
(CS Comune di Milano)26/01/2013
(CS Comune di Milano)26/01/2013
Una nuova
targa per ricordare Piero Gobetti, l’intellettuale italiano liberale e
antifascista morto nel 1926 in esilio in Francia. Lo ha deciso la Giunta
comunale, approvando una delibera che finalmente, dopo oltre mezzo secolo,
permetterà di correggere gli errori e le anomalie riguardanti il nome e
la data di nascita riportati sulla vecchia targa, adeguando inoltre la
declaratoria alla complessità della figura di Gobetti.
La nuova targa sarà posata nell’omonima piazza in zona Lambrate entro il prossimo 15 febbraio, anniversario della scomparsa di Gobetti avvenuta a soli 25 anni a Parigi, dove era stato costretto a trasferirsi lasciando la sua città natale, Torino, per sfuggire alle ripetute aggressioni squadriste e continuare a pubblicare i suoi scritti.
La vecchia targa contiene due imprecisioni. Innanzitutto indica come data di nascita il 1902 anziché il 1901. La seconda anomalia riguarda il nome di battesimo: Pietro anziché Piero, con cui Gobetti si era sempre firmato e aveva aperto nel 1923 la casa editrice “Piero Gobetti Editore”. Anche l’istituto culturale che raccoglie i suoi scritti, oltre a 50.000 titoli e a 3.800 testate giornalistiche sulla storia e il pensiero politico contemporaneo, fondato nel 1961 a Torino per iniziativa della moglie Ada Prospero, del figlio Paolo e dalla nuora Carla, si chiama “Centro Studi Piero Gobetti”. Con il nome Piero, infine, è stato sepolto nel 1926 nel Cimitero monumentale parigino “Père Lachaise”.
Effettuate le verifiche presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Torino, la Giunta di Palazzo Marino ha quindi deciso di porre rimedio agli errori del passato facendo realizzare una nuova targa che, oltre alla data e al nome corretti, riporterà anche una nuova declaratoria più adeguata alla sfaccettata e poliedrica figura di Gobetti: sarà cambiata da “scrittore e politico” a “intellettuale liberale e antifascista”, parole che meglio individuano la personalità di questo giovane italiano che ha difeso la libertà di pensiero a costo della vita e ha onorato la sua Patria fino alla fine.
La nuova targa sarà posata nell’omonima piazza in zona Lambrate entro il prossimo 15 febbraio, anniversario della scomparsa di Gobetti avvenuta a soli 25 anni a Parigi, dove era stato costretto a trasferirsi lasciando la sua città natale, Torino, per sfuggire alle ripetute aggressioni squadriste e continuare a pubblicare i suoi scritti.
La vecchia targa contiene due imprecisioni. Innanzitutto indica come data di nascita il 1902 anziché il 1901. La seconda anomalia riguarda il nome di battesimo: Pietro anziché Piero, con cui Gobetti si era sempre firmato e aveva aperto nel 1923 la casa editrice “Piero Gobetti Editore”. Anche l’istituto culturale che raccoglie i suoi scritti, oltre a 50.000 titoli e a 3.800 testate giornalistiche sulla storia e il pensiero politico contemporaneo, fondato nel 1961 a Torino per iniziativa della moglie Ada Prospero, del figlio Paolo e dalla nuora Carla, si chiama “Centro Studi Piero Gobetti”. Con il nome Piero, infine, è stato sepolto nel 1926 nel Cimitero monumentale parigino “Père Lachaise”.
Effettuate le verifiche presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Torino, la Giunta di Palazzo Marino ha quindi deciso di porre rimedio agli errori del passato facendo realizzare una nuova targa che, oltre alla data e al nome corretti, riporterà anche una nuova declaratoria più adeguata alla sfaccettata e poliedrica figura di Gobetti: sarà cambiata da “scrittore e politico” a “intellettuale liberale e antifascista”, parole che meglio individuano la personalità di questo giovane italiano che ha difeso la libertà di pensiero a costo della vita e ha onorato la sua Patria fino alla fine.
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