Milano, in arrivo le Case mediche
Potrebbero
ridurre sensibilmente gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in
Ospedale, favorire un rapporto più diretto e sereno con il Medico e
incentivare la prevenzione. Le Case Mediche, promosse dai "Comitati
x Milano" che appoggiano il sindaco Giuliano Pisapia, potrebbero
"cambiare il volto" dell'assistenza sanitaria sul
territorio. Addirittura, già dai primi mesi del 2013, con l'accordo
di tutte le parti.
(DoctorNews33)11/12/2012
Nello specifico, secondo la definizione dei "Comitati x Milano", "le Case Mediche sono ambulatori polifunzionali gestiti da quattro o più medici di famiglia, che lavorano in associazione, avvalendosi di servizi infermieristici e di segreteria che operano in modo integrato attorno al paziente; vi si può trovare assistenza medica, socio-sanitaria e anche programmi di prevenzione".
Un vero e proprio presidio territoriale della salute, che si porrà come punto di riferimento nel quartiere, e faciliterà l'accesso al medico di famiglia, grazie a fasce orarie più ampie e comode.
A questo proposito, Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del capoluogo lombardo ha commentato: «Stiamo lavorando da tempo al tema, per offrire modalità di lavoro innovative ai medici di medicina generale e per ricostruire l'organizzazione territoriale della sanità. Occorre riequilibrare il peso eccessivo degli ospedali e delle cliniche nella sanità lombarda con servizi sanitari territoriali (e, aggiungo, sociali) che siano più efficienti, aperti per più ore e quindi più accessibili ai cittadini».
E la localizzazione? Il progetto prevede di utilizzare spazi del Comune abbandonati o vuoti (ad esempio poli di edilizia popolare) e affittarli a prezzi agevolati ai medici, come garantisce Lucia Castellano, assessore alla Casa, da tempo impegnata in questo progetto.
Un vero e proprio presidio territoriale della salute, che si porrà come punto di riferimento nel quartiere, e faciliterà l'accesso al medico di famiglia, grazie a fasce orarie più ampie e comode.
A questo proposito, Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del capoluogo lombardo ha commentato: «Stiamo lavorando da tempo al tema, per offrire modalità di lavoro innovative ai medici di medicina generale e per ricostruire l'organizzazione territoriale della sanità. Occorre riequilibrare il peso eccessivo degli ospedali e delle cliniche nella sanità lombarda con servizi sanitari territoriali (e, aggiungo, sociali) che siano più efficienti, aperti per più ore e quindi più accessibili ai cittadini».
E la localizzazione? Il progetto prevede di utilizzare spazi del Comune abbandonati o vuoti (ad esempio poli di edilizia popolare) e affittarli a prezzi agevolati ai medici, come garantisce Lucia Castellano, assessore alla Casa, da tempo impegnata in questo progetto.
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