Prezzi. Tajani: "A Milano inflazione ferma nel mese di luglio"
L’assessore allo Sviluppo economico:
“Si conferma la riduzione dei consumi anche alimentari”
(CS Comune di Milano)31/07/2012
(CS Comune di Milano)31/07/2012
“A Milano
il dato consolidato dell’inflazione nel mese di giugno fa registrare un
incremento percentuale dello 0,1 sul mese precedente e del 2,7 su base
annua. L’anticipazione per il mese di luglio, invece, registra un incremento
nullo dell’indice dei prezzi al consumo nella città di Milano, mentre
la variazione su base annua si attesta al 2,6”.
A comunicarlo è l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Milano, Cristina Tajani, Presidente della Commissione comunale di controllo per la rilevazione dei prezzi al minuto.
“In particolare – commenta l’assessore Tajani – a tenere ferma l’inflazione contribuisce la discesa dei prezzi degli alimenti, della ristorazione e delle comunicazioni che bilanciano un deciso aumento dei prezzi dell’energia, dei combustibili e delle utenze domestiche in generale. Si tratta di un dato non particolarmente positivo – conclude l’assessore – che però si iscrive in una tendenza in atto da tempo: i milanesi contraggono i consumi anche alimentari, provocando un rallentamento dei prezzi a fronte di un aumento dei prezzi di beni difficilmente comprimibili come l’energia e le utenze”.
A comunicarlo è l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Milano, Cristina Tajani, Presidente della Commissione comunale di controllo per la rilevazione dei prezzi al minuto.
“In particolare – commenta l’assessore Tajani – a tenere ferma l’inflazione contribuisce la discesa dei prezzi degli alimenti, della ristorazione e delle comunicazioni che bilanciano un deciso aumento dei prezzi dell’energia, dei combustibili e delle utenze domestiche in generale. Si tratta di un dato non particolarmente positivo – conclude l’assessore – che però si iscrive in una tendenza in atto da tempo: i milanesi contraggono i consumi anche alimentari, provocando un rallentamento dei prezzi a fronte di un aumento dei prezzi di beni difficilmente comprimibili come l’energia e le utenze”.