Commercio. Dal Comune appello ai commercianti: no alla serrata agostana
D'Alfonso: "Legge ha tolto potere al Comune. Rilanciamo protocollo
con associazioni di categoria affinché si impegnino a mantenere aperti
il 30% dei negozi di vicinato"
(CS Comune di Milano)24/07/2012
(CS Comune di Milano)24/07/2012
“Quest’anno saranno molti i milanesi che resteranno
in città, per scelta o necessità. Rivolgo quindi un invito ai commercianti
affinché la risposta di tutti gli esercizi, soprattutto quelli di vicinato,
sia adeguata alla domanda e si eviti la serrata agostana”. Questo è l’appello
lanciato dall’assessore al Commercio Franco D’Alfonso.
“Ricordo – prosegue l’assessore – che l’Amministrazione Pisapia si è fatta promotrice nei mesi scorsi di un protocollo con le associazioni di categoria del commercio, grande distribuzione organizzata, associazioni sindacali e consumatori, affinché venga garantito almeno il 30% di aperture, in tutte le nove Zone, di tutti gli esercizi commerciali e per tutti i settori merceologici con particolare attenzione al mese di agosto".
“Va specificato – conclude D’Alfonso – che alla luce del protocollo vigente e dell’attuale quadro legislativo, che di fatto ha liberalizzato orari e giorni di apertura e tolto ogni potere al Comune, stiamo raccogliendo le disponibilità degli esercenti affinché l’impegno delle associazioni per avere il 30% di negozi di vicinato aperti venga raggiunto, affiancando la grande distribuzione che normalmente continuerà il suo servizio a disposizione dei cittadini".
“Ricordo – prosegue l’assessore – che l’Amministrazione Pisapia si è fatta promotrice nei mesi scorsi di un protocollo con le associazioni di categoria del commercio, grande distribuzione organizzata, associazioni sindacali e consumatori, affinché venga garantito almeno il 30% di aperture, in tutte le nove Zone, di tutti gli esercizi commerciali e per tutti i settori merceologici con particolare attenzione al mese di agosto".
“Va specificato – conclude D’Alfonso – che alla luce del protocollo vigente e dell’attuale quadro legislativo, che di fatto ha liberalizzato orari e giorni di apertura e tolto ogni potere al Comune, stiamo raccogliendo le disponibilità degli esercenti affinché l’impegno delle associazioni per avere il 30% di negozi di vicinato aperti venga raggiunto, affiancando la grande distribuzione che normalmente continuerà il suo servizio a disposizione dei cittadini".