Ecomostro. Pisapia, restituiamo alla città territorio sfregiato
Oggi iniziato l'abbattimento. De Cesaris:
Area importante per il Parco Sud
(CS Comune di Milano)00/00/0000
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"Oggi
è una giornata importante, restituiamo alla città una parte di territorio
sfregiato da questo ecomostro. E manteniamo così una promessa che avevamo
fatto in campagna elettorale". Così il Sindaco di Milano Giuliano
Pisapia ha commentato i primi colpi della pinza meccanica che segnano l'avvio
dell'opera di abbattimento dello scheletro di cemento che da anni deturpa
il Parco Sud.
Un ecomostro pensato negli anni '80 per i mondiali di calcio di Italia '90, la cui costruzione non è mai terminata. Il progetto prevedeva di realizzare un hotel di 7 piani e oltre 300 camere per un volume complessivo di quasi 180mila metri cubi di cemento.
"Ci sarà un grande parco, agricoltura e uno spazio dove si potrà gioire e non venire qui inorriditi da quello che c'è stato", ha spiegato Pisapia, soddisfatto per la conclusione di un iter iniziato lo scorso novembre quando la Giunta comunale aveva deciso di mettere la parola fine a questo scempio dopo tanti anni di immobilismo. "I cittadini hanno protestato per venti anni - ha ricordato il Sindaco - ma nessuno in passato li aveva ascoltati".
"Alla fine dell'opera di abbattimento - ha aggiunto l'assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris - avremo un progetto che possa veramente riqualificare l'area: stiamo pensando a un progetto che conservi la vocazione agricola e che permetta anche al quartiere di usarlo. Siamo in un'area dove l'edificazione non è prevista; una parte sarà anche per la coltivazione, non contrapposta alla possibilità di avere parchi giochi ad
uso della collettività. Ci stiamo lavorando con gli agricoltori e la zona".
Un ecomostro pensato negli anni '80 per i mondiali di calcio di Italia '90, la cui costruzione non è mai terminata. Il progetto prevedeva di realizzare un hotel di 7 piani e oltre 300 camere per un volume complessivo di quasi 180mila metri cubi di cemento.
"Ci sarà un grande parco, agricoltura e uno spazio dove si potrà gioire e non venire qui inorriditi da quello che c'è stato", ha spiegato Pisapia, soddisfatto per la conclusione di un iter iniziato lo scorso novembre quando la Giunta comunale aveva deciso di mettere la parola fine a questo scempio dopo tanti anni di immobilismo. "I cittadini hanno protestato per venti anni - ha ricordato il Sindaco - ma nessuno in passato li aveva ascoltati".
"Alla fine dell'opera di abbattimento - ha aggiunto l'assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris - avremo un progetto che possa veramente riqualificare l'area: stiamo pensando a un progetto che conservi la vocazione agricola e che permetta anche al quartiere di usarlo. Siamo in un'area dove l'edificazione non è prevista; una parte sarà anche per la coltivazione, non contrapposta alla possibilità di avere parchi giochi ad
uso della collettività. Ci stiamo lavorando con gli agricoltori e la zona".