Piazza Fontana. Consegnato l’attestato di Civica Benemerenza alla memoria a 17esima vittima strage

I familiari di Vittorio Mocchi, al quale nel 2002 è stato riconosciuto dal Ministero degli Interni lo status di vittima del terrorismo, hanno ricevuto questo pomeriggio dal Sindaco Pisapia, alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione dei familiari Vittime di Piazza Fontana, l’attestato di Civica Benemerenza alla memoria. ()
Il 12 dicembre del 1969 furono 16 le persone che persero la vita a causa della tragica esplosione della bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana. Quel giorno si trovava lì anche Vittorio Mocchi, recatosi alla Banca per concludere l’acquisto di due trattori per l’azienda agricola di famiglia. Mocchi sopravvisse alla strage, ma morì, 14 anni dopo, il 15 ottobre 1983, a causa delle gravi ferite riportate in quel triste pomeriggio d’inverno. Esattamente 10 anni fa, nel 2002, la Prefettura di Milano comunicò che il Ministero degli Interni aveva riconosciuto a Vittorio Mocchi, ai sensi del D.P.R. 510/99, lo status di vittima del terrorismo, diventando così la 17esima vittima della strage di Piazza Fontana.
Sempre nel 2002, il Comune di Milano autorizzò l’inserimento del nome di Mocchi sulla lapide che ricorda le vittime della strage, posta nel 1979 sulla facciata della Banca Nazionale dell’Agricoltura. Nel 1980, la Giunta comunale guidata dall’allora Sindaco Carlo Tognoli, deliberò il conferimento dell’attestato di Civica Benemerenza alla memoria delle vittime del terrorismo a partire proprio dal 1969. Da questo pomeriggio, anche Vittorio Mocchi è ufficialmente cittadino benemerito di Milano alla memoria.

“Milano – ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia - ha tributato oggi il riconoscimento di Civica Benemerenza alla memoria a Vittorio Mocchi, 17esima vittima della strage di Piazza Fontana. L’attestato che abbiamo consegnato ai familiari assume un’importanza ancora maggiore perché Mocchi non solo subì innocente le conseguenze di quel vile attentato, ma ne ha sopportato, insieme alla sua famiglia, il peso fisico e psicologico per 14 anni, prima che le ferite riportate ne causassero la morte. Me lo ricordo bene anche io quel 12 dicembre del 1969, ero alla Sormani e ho sentito il fragore dello scoppio, ricordo le urla, il fumo, la disperazione. Noi vogliamo che nessuno dimentichi quanto è accaduto 43 anni fa, e la consegna della Civica Benemerenza di oggi, è la dimostrazione di come l’Amministrazione comunale deve e vuole continuare a ricordare perché una delle pagine più buie della nostra città e dell’Italia non torni più”.

La famiglia Mocchi ha ringraziato il Sindaco Giuliano Pisapia, e l’Associazione dei familiari Vittime di Piazza Fontana, nelle figure del Presidente Carlo Arnoldi e del vicepresidente Paolo Silva, per la sensibilità dimostrata.


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