Ortica. Inaugurazione della panchina del dialogo
Il 20 dicembre scorso è stata inaugurata una panchina del dialogo nella piazzetta antistante la chiesa di S. Faustino.
(Mietta Pellegrini)04/01/2025
Le panchine colorate sono ormai una caretteristica del paesaggio urbano milanese e richiamano i cittadini ai principi etici e ai valori civili così come le targhe, i monumenti, le piccole edicole (come quella della Madonna in fondo a via Conte Rosso) che ancora sopravvivono.
La loro peculiarità risiede nel cogliere immediatamente lo sguardo del passante ed essere accomunate all’arte povera, anche nell'effetto dello scatenamento di gesti di protesta in forma di imbrattamenti con vernice come è successo al Rubattino, non però da parte di ecologisti, bensì da alcuni che non gradivano il messaggio veicolato, tuttavia dalla maggior parte dei cittadini esse vengono accolte positivamente.
La panchina del dialogo è arancione ed è una realizzazione tra le numerose iniziative della Human Week dell’ottobre 2024, il cui tema era “Il coraggio del dialogo”, emanazione dell’organizzazione del Tavolo della Nonviolenza ben radicato in Municipio 3 e ben partecipato da decine di associazioni che si richiamano ai valori della Pace e a un Mondo senza Guerre.
Essa ricorda il valore etico definito nel testo posto sulla panchina stessa, che dice:
“TRATTA L’ALTRA PERSONA COME VORRESTI CHE TI TRATTASSE. Questa è la panchina del dialogo, ti invitiamo, a partire da questa frase di antica saggezza, chiamata regola d’oro, a tentare di metterti in comunicazione profonda con le altre persone, in un’umile e attenta ricerca. Dialogare significa ascoltare, ispirarsi con altri pensieri per trovare nuova qualità umana di connessione.”
Ecco quindi proposta la possibilità di un dialogo aperto all’ascolto e al rispetto per gli altri, siano essi giovani o vecchi, ricchi o poveri, bianchi o no, geniali o normodotati, italiani o stranieri, che ai nostri giorni, densi di anonime connessioni cibernetiche, di guerre devastanti e lutti atroci, richiama il valore delle nostre piazze nelle città e nei paesi come democratici agorà, centri di conoscenza e comunicazione di tutti gli esseri umani.
La loro peculiarità risiede nel cogliere immediatamente lo sguardo del passante ed essere accomunate all’arte povera, anche nell'effetto dello scatenamento di gesti di protesta in forma di imbrattamenti con vernice come è successo al Rubattino, non però da parte di ecologisti, bensì da alcuni che non gradivano il messaggio veicolato, tuttavia dalla maggior parte dei cittadini esse vengono accolte positivamente.
La panchina del dialogo è arancione ed è una realizzazione tra le numerose iniziative della Human Week dell’ottobre 2024, il cui tema era “Il coraggio del dialogo”, emanazione dell’organizzazione del Tavolo della Nonviolenza ben radicato in Municipio 3 e ben partecipato da decine di associazioni che si richiamano ai valori della Pace e a un Mondo senza Guerre.
Essa ricorda il valore etico definito nel testo posto sulla panchina stessa, che dice:
“TRATTA L’ALTRA PERSONA COME VORRESTI CHE TI TRATTASSE. Questa è la panchina del dialogo, ti invitiamo, a partire da questa frase di antica saggezza, chiamata regola d’oro, a tentare di metterti in comunicazione profonda con le altre persone, in un’umile e attenta ricerca. Dialogare significa ascoltare, ispirarsi con altri pensieri per trovare nuova qualità umana di connessione.”
Ecco quindi proposta la possibilità di un dialogo aperto all’ascolto e al rispetto per gli altri, siano essi giovani o vecchi, ricchi o poveri, bianchi o no, geniali o normodotati, italiani o stranieri, che ai nostri giorni, densi di anonime connessioni cibernetiche, di guerre devastanti e lutti atroci, richiama il valore delle nostre piazze nelle città e nei paesi come democratici agorà, centri di conoscenza e comunicazione di tutti gli esseri umani.