Le scuole civiche in lotta contro i tagli
Da due mesi studenti e professori delle scuole civiche milanesi protestano contro i tagli che sembravano stati decisi dal Comune
(Antonella Nathanson )24/04/2024
È finita la protesta delle scuole civiche di Milano contro i tagli alle sovvenzioni. Ma qualcosa resta ancora da decidere.
Due mesi fa, studenti e professori si erano mobilitati davanti al Teatro dell’Elfo inscenando per protesta l’Antigone di Sofocle.
Ieri, dopo una settimana di autogestione, si erano affidati a Brecht per rappresentare “Le civiche da tre soldi” proprio nel momento in cui in Consiglio Comunale era all’ordine del giorno la discussione sui tagli previsti per sovvenzionare le scuole. Il nuovo piano di gestione infatti prevedeva che la sovvenzione passasse da sette milioni a poco più di due. Precisamente: 6milioni 890 per il 2024;5 milioni390 per il 2025; 2 milioni390 per il 2026; meno 20% il primo anno, meno 38% il secondo, e meno 72% il terzo.
Le quattro scuole civiche inoltre dovevano essere trasferite entro il 2026 in una nuova sede a
Bovisa ed entro il 2030 dovranno avere un nuovo assetto pubblico/privato.
Matteo Bartolomeo, presidente di Milano scuole Civiche, apre infatti la gestione a nuovi enti,
anche fondazioni private o d’impresa.
Le scuole, tra cui alcune scuole musicali e teatrali, assommano circa 3000 studenti, 63 corsi di laurea triennali e 26 magistrali. Dal prossimo anno accademico sembravano costrette ad aumentare le rette di iscrizione e a tagliare i docenti che infatti, insieme ai loro sindacati, si sono uniti alla protesta degli studenti.
Ieri invece Palazzo Marino ha revocato i tagli, ha trovato un accordo con i sindacati per quanto riguarda i docenti, e ha preso un impegno politico per salvaguardare la continuità didattica delle scuole civiche. Molte cose restano però ancora da definire. Per sostenere le loro ragioni, gli studenti invitano a firmare questa petizione.
Due mesi fa, studenti e professori si erano mobilitati davanti al Teatro dell’Elfo inscenando per protesta l’Antigone di Sofocle.
Ieri, dopo una settimana di autogestione, si erano affidati a Brecht per rappresentare “Le civiche da tre soldi” proprio nel momento in cui in Consiglio Comunale era all’ordine del giorno la discussione sui tagli previsti per sovvenzionare le scuole. Il nuovo piano di gestione infatti prevedeva che la sovvenzione passasse da sette milioni a poco più di due. Precisamente: 6milioni 890 per il 2024;5 milioni390 per il 2025; 2 milioni390 per il 2026; meno 20% il primo anno, meno 38% il secondo, e meno 72% il terzo.
Le quattro scuole civiche inoltre dovevano essere trasferite entro il 2026 in una nuova sede a
Bovisa ed entro il 2030 dovranno avere un nuovo assetto pubblico/privato.
Matteo Bartolomeo, presidente di Milano scuole Civiche, apre infatti la gestione a nuovi enti,
anche fondazioni private o d’impresa.
Le scuole, tra cui alcune scuole musicali e teatrali, assommano circa 3000 studenti, 63 corsi di laurea triennali e 26 magistrali. Dal prossimo anno accademico sembravano costrette ad aumentare le rette di iscrizione e a tagliare i docenti che infatti, insieme ai loro sindacati, si sono uniti alla protesta degli studenti.
Ieri invece Palazzo Marino ha revocato i tagli, ha trovato un accordo con i sindacati per quanto riguarda i docenti, e ha preso un impegno politico per salvaguardare la continuità didattica delle scuole civiche. Molte cose restano però ancora da definire. Per sostenere le loro ragioni, gli studenti invitano a firmare questa petizione.
