Veglia di Pace delle Associazioni
Il 24 febbraio a Milano si terrà un presidio per la pace in piazza S. Stefano con un intervento del presidente nazionale dell’Associazione partigiani italiani Gianfranco Pagliarulo alle ore 17 mentre alle 18.30 seguirà una veglia per la pace.
(a cura della Redazione)20/02/2024
Cessate il fuoco in Palestina. Due popoli in due Stati
“Fermiamo la criminale follia delle guerre!”
“L’Italia deve dire basta alla guerra!”
Lo deve dire ora!
La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Si compiono, il prossimo 24 febbraio, i due anni di guerra in Ucraina, con migliaia di morti, milioni i profughi in fuga ed un terzo del Paese distrutto. L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è ancora una volta in Medio Oriente, con l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime, 250 persone prese in ostaggio per le quali chiediamo la liberazione. Ne è conseguito l’ingresso dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza con bombardamenti a tappeto, e l’uccisione di molte migliaia di palestinesi, in maggior parte bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Una sanguinosa escalation che deve essere fermata immediatamente per affrontarne politicamente e culturalmente le cause, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. Lanciamo un appello alle istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, perché, al di là di qualsiasi orientamento ideologico, si intervenga subito e per impedire l’ennesimo bagno di sangue di civili palestinesi che avverrà con l’annunciato attacco alla città di Rafah, nella striscia di Gaza al confine con l’Egitto, dove si è concentrato più di un milione di abitanti di Gaza, costretti a rifugiarsi dopo l’invasione e i bombardamenti israeliani. Richiamiamo la risoluzione Onu e quella della diplomazia internazionale nella quale si afferma che “Solo una pace negoziata che soddisfi le legittime aspirazioni nazionali sia dei palestinesi che degli israeliani, la visione lungimirante di una soluzione a due Stati, può portare stabilità a lungo termine al popolo di questa terra e del Medio Oriente”.
“Fermiamo la criminale follia delle guerre!”
“L’Italia deve dire basta alla guerra!”
Lo deve dire ora!
La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Si compiono, il prossimo 24 febbraio, i due anni di guerra in Ucraina, con migliaia di morti, milioni i profughi in fuga ed un terzo del Paese distrutto. L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è ancora una volta in Medio Oriente, con l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime, 250 persone prese in ostaggio per le quali chiediamo la liberazione. Ne è conseguito l’ingresso dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza con bombardamenti a tappeto, e l’uccisione di molte migliaia di palestinesi, in maggior parte bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Una sanguinosa escalation che deve essere fermata immediatamente per affrontarne politicamente e culturalmente le cause, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. Lanciamo un appello alle istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, perché, al di là di qualsiasi orientamento ideologico, si intervenga subito e per impedire l’ennesimo bagno di sangue di civili palestinesi che avverrà con l’annunciato attacco alla città di Rafah, nella striscia di Gaza al confine con l’Egitto, dove si è concentrato più di un milione di abitanti di Gaza, costretti a rifugiarsi dopo l’invasione e i bombardamenti israeliani. Richiamiamo la risoluzione Onu e quella della diplomazia internazionale nella quale si afferma che “Solo una pace negoziata che soddisfi le legittime aspirazioni nazionali sia dei palestinesi che degli israeliani, la visione lungimirante di una soluzione a due Stati, può portare stabilità a lungo termine al popolo di questa terra e del Medio Oriente”.