Stop al consumo di suolo
Presentata al sindaco Sala una formale Domanda a Risposta Immediata (DRI) dai cittadini milanesi riuniti nell’iniziativa “Facciamo l’appello”.
(Paolo Burgio)22/11/2023
I rapporti del sindaco Sala e della sua giunta con le varie associazioni e comitati milanesi impegnati nella difesa del territorio e dell’ambiente cittadino non si possono certo definire idilliaci. Lo sviluppo edilizio urbano, sviluppo oggi definito “rigenerazione urbana”, ha visto un continuo incremento del consumo di suolo a Milano e in Lombardia, detentrici di un poco invidiabile primato in campo nazionale.
Non si tratta di allarmismo, né di esagerazioni dei soliti gruppuscoli di sinistra, ma di dati raccolti e pubblicati da istituti di ricerca indipendenti (vedi i links qui sotto). La crisi climatica e ambientale è un dato di fatto accertato a livello scientifico internazionale.
Preoccupante è la reazione dei principali protagonisti del disastro ambientale in atto, compagnie petrolifere ed energetiche, gruppi industriali, banche ed enti finanziatori, si tingono di verde e si dichiarano difensori dell’ambiente e del pianeta mentre promuovono e realizzano progetti basati sull’impiego dei fossili, rallentano la diffusione delle comunità energetiche, delle auto elettriche, delle politiche necessarie ad un reale contrasto alla crisi ambientale, ogni giorno sempre più evidente ed innegabile.
La politica milanese non è da meno; si lanciano Green Weeks, Piani Aria Clima, Forum Ambiente, un convegno dopo l’altro dove si fanno proclami e si dichiarano buone intenzioni destinate a rimanere lettera morta, nulla di concreto viene messo in atto per contrastare davvero il cambiamento climatico, nessuna politica di rigenerazione urbana degna di questo nome e nessun piano di mobilità in linea con le norme europee e gli stessi impegni deliberati dal Consiglio Comunale a fronte della riconosciuta emergenza climatica e ambientale in atto.
Al Presidente della Regione Lombardia e al Sindaco di Milano sono già stati presentati appelli da comitati, associazioni, gruppi di cittadini riuniti sotto la sigla “Firmiamo l’appello” per chiedere uno stop al continuo consumo di suolo, appello rimasto a vuoto, senza risposta.
Si dirà, ma è normale, tanto questi appelli non servono, inutile agitarsi.
Ma chi può contrastare i danni che stiamo subendo dovuti agli eventi climatici estremi ormai ricorrenti se non le istituzioni pubbliche? E a chi altri bisogna rivolgersi se non a queste istituzioni affinché alle parole seguano i fatti?
Di fronte alla cittadinanza è doveroso che ognuno si assuma le proprie responsabilità e si degni almeno di rispondere pubblicamente, in un paese civile. Il Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare del Comune di Milano prevede l’istituto della Domanda a Risposta Immediata (DRI) ossia la possibilità per i cittadini di intervenire in Consiglio Comunale e presentare un’interpellanza al sindaco alla pari di un Consigliere comunale, dopo aver inoltrato una domanda sottoscritta da almeno 100 residenti.
Una DRI sul consumo di suolo è stata quindi regolarmente inviata lo scorso 15 novembre tramite posta certificata al Comune da parte di Gabriele Mariani, a nome del comitato “Facciamo l’appello”, promosso dall’ex consigliera comunale Patrizia Bedori, il testo è visibile qui.
Restiamo in attesa di una cortese risposta.
Riferimenti:
https://altreconomia.it/il-consumo-di-suolo-in-italia-riprende-a-correre-a-un-ritmo-insostenibile/
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2021/neanche-la-pandemia-ferma-il-consumo-di-suolo-speciale-roma-e-milano
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2021/consumo-di-suolo-senza-interventi-costi-alle-stelle-gia-nel-2030
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2022/consumo-di-suolo-nel-2021-il-valore-piu-alto-degli-ultimi-10-anni
Preoccupante è la reazione dei principali protagonisti del disastro ambientale in atto, compagnie petrolifere ed energetiche, gruppi industriali, banche ed enti finanziatori, si tingono di verde e si dichiarano difensori dell’ambiente e del pianeta mentre promuovono e realizzano progetti basati sull’impiego dei fossili, rallentano la diffusione delle comunità energetiche, delle auto elettriche, delle politiche necessarie ad un reale contrasto alla crisi ambientale, ogni giorno sempre più evidente ed innegabile.
La politica milanese non è da meno; si lanciano Green Weeks, Piani Aria Clima, Forum Ambiente, un convegno dopo l’altro dove si fanno proclami e si dichiarano buone intenzioni destinate a rimanere lettera morta, nulla di concreto viene messo in atto per contrastare davvero il cambiamento climatico, nessuna politica di rigenerazione urbana degna di questo nome e nessun piano di mobilità in linea con le norme europee e gli stessi impegni deliberati dal Consiglio Comunale a fronte della riconosciuta emergenza climatica e ambientale in atto.
Al Presidente della Regione Lombardia e al Sindaco di Milano sono già stati presentati appelli da comitati, associazioni, gruppi di cittadini riuniti sotto la sigla “Firmiamo l’appello” per chiedere uno stop al continuo consumo di suolo, appello rimasto a vuoto, senza risposta.
Si dirà, ma è normale, tanto questi appelli non servono, inutile agitarsi.
Ma chi può contrastare i danni che stiamo subendo dovuti agli eventi climatici estremi ormai ricorrenti se non le istituzioni pubbliche? E a chi altri bisogna rivolgersi se non a queste istituzioni affinché alle parole seguano i fatti?
Di fronte alla cittadinanza è doveroso che ognuno si assuma le proprie responsabilità e si degni almeno di rispondere pubblicamente, in un paese civile. Il Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare del Comune di Milano prevede l’istituto della Domanda a Risposta Immediata (DRI) ossia la possibilità per i cittadini di intervenire in Consiglio Comunale e presentare un’interpellanza al sindaco alla pari di un Consigliere comunale, dopo aver inoltrato una domanda sottoscritta da almeno 100 residenti.
Una DRI sul consumo di suolo è stata quindi regolarmente inviata lo scorso 15 novembre tramite posta certificata al Comune da parte di Gabriele Mariani, a nome del comitato “Facciamo l’appello”, promosso dall’ex consigliera comunale Patrizia Bedori, il testo è visibile qui.
Restiamo in attesa di una cortese risposta.
Riferimenti:
https://altreconomia.it/il-consumo-di-suolo-in-italia-riprende-a-correre-a-un-ritmo-insostenibile/
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2021/neanche-la-pandemia-ferma-il-consumo-di-suolo-speciale-roma-e-milano
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2021/consumo-di-suolo-senza-interventi-costi-alle-stelle-gia-nel-2030
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2022/consumo-di-suolo-nel-2021-il-valore-piu-alto-degli-ultimi-10-anni